forma 108

Oggi il Taijiquan è generalmente noto per le sue potenzialità nell’ambito della salute e del benessere. Infatti tale disciplina è conosciuta per essere una “ginnastica” effettuata lentamente, attraverso il controllo dei diversi principi daoisti che la contraddistinguono. Il Taijiquan si può dire che ha un modo “speciale” di addestrare la propria mente e il proprio corpo e l’approccio peculiare nella fase di allenamento hanno reso questa pratica molto famosa nell’ambito dell’autocura – come dimostrato da diverse ricerche scientifiche recenti. Il Taijiquan è quindi un affascinante percorso di coltivazione di sé stessi, attraverso un processo di trasformazione interna del corpo-mente.

– Se vuoi conoscere tutte le posture della forma 108 oroginale lenta della famiglia Yang vai alla fine di questo articolo –

Nonostante quello scritto nell’introduzione  sia vero, e confermato storicamente da alcuni degli scritti considerati tra i più importanti della storia del Taijiquan, si deve anche sapere che in determinati momenti storici il Taijiquan è stato adattato alle esigenze sociali del tempo e per tale motivo in alcuni periodi è stato praticato con una particolare enfasi sulla marzialità, piuttosto che sull’idea daoista della longevità.
Alcuni grandi Maestri della fine del 1900, hanno riportato interessanti testimonianze in merito e di seguito viene riportata parte della testimonianza del Maestro Ma Yueliang (馬岳樑, 1901-1998) che apre una finestra su un momento storico del Taijiquan di grande e veloce rivoluzione che ha portato alla disciplina oggi nota in tutto il mondo, talvolta praticata dando rilevanza alla ricerca marziale e altre volte usata come metodo di crescita personale.

In base a quello che venne testimoniato da Ma Yueliang, possiamo dire che nella generazione precedente a Yang Chengfu (楊澄甫, 1883-1936) e Wu Jianquan (吳鑑泉, 1870-1942) non esisteva alcuna forma di Taijiquan eseguita lentamente. Secondo Ma Yueliang infatti furono questi due Maestri a introdurre le forme lente. In realtà questa affermazione può essere smentita da molte fonti e dagli stessi Classici del Taijiquan, ma al contempo potrebbe essere vero che per alcune generazioni le forme lente furono state “trascurate”, perché si preferì dare maggiore importanza alla parte combattiva.

Ma Yueliang disse che Yang Luchan (fondatore dell’omonimo stile Yang) aveva imparato la forma veloce dalla famiglia Chen. Forma che venne successivamente trasmessa attraverso Wu Yuxiang (武禹襄) e i figli Yang Banhou (楊班侯, 1837-1890) e Yang Jianhou (楊健侯, 1839-1917) ai nipoti Yang Chengfu e Yang Shaohou (楊少侯, 1862-1930) oltre che a Wu Jianquan (che non ha alcuna parentela con Wu Yuxiang).
Sempre secondo quanto riportato da Ma Yueliang, la forma che venne trasmessa da Yang Luchan ai suoi allievi interni non aveva però quasi nulla in comune con quello che si vedeva fare alla fine del 1900 nello stile Chen. Lo stile Chen infatti dalla metà del 1900 in poi sembra essere diventato più una miscela di alcuni principi del Taiji con alcune caratteristiche marziali specifiche della famiglia Chen, che hanno forti somiglianze sia con lo Shuai Jiao (摔跤), ovvero la lotta libera cinese, che con alcuni rami più recenti dello Shaolinquan (少林拳).

Ma Yueliang raccontò che sia Yang Chengfu che Wu Jianquan crearono una propria forma lenta che si basava su quello che meglio avevano compreso rispetto ai principi del Taiji, in un periodo nel quale la parte marziale interessava sempre meno. Sempre più persone nei primi decenni del 1900 avevano accesso allo studio e quindi le “rozze” arti marziali, come già avvenuto in altri periodi precedenti antichi, non erano un argomento di particolare interesse. La gente a quel tempo era infatti desiderosa di evolversi attraverso discipline intellettuali. Ciò detto, da queste due forme lente – che pongono meno attenzione sull’aspetto marziale – ma soprattutto dalla forma di Yang Chengfu, si può dire che derivano tutte le forme oggi conosciute di Taijiquan. La forma lenta tramandata da Yang Chengfu nel corso del tempo è stata conosciuta con diversi nomi e molteplici varianti: “forma 108”, “forma antica Yang”, “forma di Yang Chengfu”, “Grande forma”, “Forma lenta”, ecc. Ma il nome originale sembra fosse da jia liu lu (大架六路), ovvero: “Grande forma 6 sezioni”.
Secondo Ma Yueliang, ma anche secondo altri discendenti degli stili Yang e Wu, prima di Yang Chengfu esisteva solo una forma veloce, nota come xiao jia (小架), completamente focalizzata sull’aspetto marziale. Questa forma veloce venne trasmessa alle generazioni successive da Wu Jianquan e Yang Shaohou (fratello maggiore di Yang Chengfu). Ovviamente nel corso del tempo, e con il passare delle generazioni, l’iniziale forma veloce venne successivamente vestita da abiti diversi a secondo dei Maestri che la interpretarono e insegnarono a loro volta. Motivo per il quale l’attuale forma veloce dello stile Yang sembra avere diverse differenze con quella dello stile Wu, pur avendo la stessa origine e conservando i medesimi principi tramandati da Yang Luchan.

Quanto detto in questo articolo vale per la storia dello stile Yang e di tutti gli stili di Taijiquan che ne derivamo. Per quanto riguarda lo stile Chen e le sue forme insegnate attualmente le storie giunte sino a noi riportano alcune versioni dei fatti in modo diverso…

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Written by

Valerio Bellone

Valerio Bellone studia e fa continua ricerca sul Taichi Chuan, il Qi Gong e la Meditazione. È autore del primo e unico saggio mai scritto in italiano sui primi tre Classici del Taijiquan cinesi.
Il suo percorso inizia con il wushu moderno e successivamente si sposta alla fonte della tradizione del Taiqjiuan studiando inizialmente lo stile di Cheng Man Ching e successivamente lo stile madre originale della famiglia Yang.
Tiene regolarmente corsi di Taichi, Qi Gong e Meditazione nella città di Palermo e scrive articoli di divulgazione su queste materie.