L’evoluzione delle forme nel Taichi: tradizione e trasformazione

Ogni forma di conoscenza umana si evolve nel tempo, adattandosi alle generazioni e ai contesti in cui si tramanda. Questo principio vale anche per il Taijiquan, un’antica arte marziale cinese che, attraverso i secoli, ha visto mutare le sue “forme” (sequenze codificate di movimenti) grazie all’insegnamento e alla pratica di diversi maestri.

In passato, la trasmissione del Taichi avveniva principalmente in modo orale e fisico, senza documentazione scritta. Questa mancanza di fonti storiche ha portato a diverse interpretazioni e persino a miti sulla segretezza dell’arte, quando in realtà era dovuta, per lo più, all’analfabetismo diffuso tra i praticanti fino alla seconda metà del XX secolo. Solo con la diffusione dell’istruzione sono apparsi documenti scritti, fotografie e successivamente anche filmati che testimoniano l’evoluzione del Taijiquan tradizionale sino a una forma che potremmo definire sportiva, quindi falsa. In merito puoi leggere: Il Taijiquan non è uno sport, è un’arte figlia di una filosofia millenaria

Ogni conoscenza umana muta con il passare delle generazioni così da adattarsi ai tempi e alle persone che incontra lungo il cammino, usando queste come ponti utili a viaggiare nel tempo. Quel che non muta muore, viene perso o dimenticato.
V.B.

Nel corso della storia, la trasmissione del Taijiquan è avvenuta principalmente per via orale e fisica, con poche testimonianze scritte fino alla seconda metà del ‘900. Tuttavia, alcuni antichi manoscritti hanno svolto un ruolo fondamentale nel preservare i principi essenziali di questa disciplina.
Un esempio significativo è I tre Classici del Taijiquan di Wang, Wu e Li, un libro che raccoglie e analizza i testi di Wang, Wu e Li, considerati tra i primi e più importanti scritti sulla pratica e la filosofia del Taijiquan. La traduzione di questi antichi manoscritti è arricchita da spiegazioni dettagliate, sia dal punto di vista pratico che teorico, con un approfondimento sugli aspetti linguistici, filosofici e storico-culturali. Questo permette di comprendere a fondo il contesto e i principi che hanno influenzato lo sviluppo delle forme stile Yang e degli altri lignaggi del Taijiquan, quali il Chen il Wu e così via.

Le forme originali della famiglia Yang

La famiglia Yang è una delle più influenti nella storia del Taijiquan, con un lignaggio che ha dato origine a innumerevoli varianti dello stile. Tuttavia, le forme (sequenze codificate di movimenti) praticate della famiglia Yang erano solo due:

  • Lian Jia (Da Jia, Grande Forma): è la forma lenta più conosciuta, erroneamente chiamata “forma 108” o “forma di Yang Chengfu”. Si tratta della “Grande Forma a 6 sezioni”, praticata nel lignaggio Yang Jianhou e conosciuta anche come Zhong Jia (forma media – 中 架) o Zhong Ping Jia (forma grande, vecchia o media – 中平 架) nel lignaggio Yang Shaohou. Questa forma viene praticata con tre diversi metodi di allenamento: cerchio grande, cerchio medio e cerchio piccolo.
  • Yong Jia (Xiao Jia, Forma Veloce): nota anche come “forma da utilizzo”, questa versione veloce del Taichi è conosciuta nel lignaggio Yang Shaohou come Xiao Jia (forma piccola) e nel lignaggio Yang Chengfu come Chang Quan (Boxe Lunga).

Quindi diversi nomi (e varianti) per definire la stessa forma originaria creata da Yang Luchan che era, a sua volta, un’evoluzione di una forma precedente.

La conoscenza che è oltre la contingenza del presente, trova sempre il modo più funzionale per viaggiare attraverso il tempo.
V.B.

Yang Chengfu e Yang Shaohou: due approcci allo stesso stile

Un aspetto fondamentale da comprendere è che Yang Chengfu divenne noto per l’insegnamento della Grande Forma (Lian Jia), mentre Yang Shaohou si specializzò nella Forma Veloce (Yong Jia). Questo ha generato un equivoco storico, portando molti a credere che la divisione tra “grande forma” e “piccola forma” fosse netta e creata da loro. In realtà, entrambi i maestri praticavano e insegnavano entrambe le forme, con variazioni dovute al loro stile personale e all’evoluzione della pratica nel tempo.

Le forme moderne e la semplificazione del Taichi

A partire dagli anni ’50, il governo cinese creò una commissione sportiva incaricata di sviluppare forme semplificate di Taijiquan per scopi ginnici e sportivi. Queste forme, spesso svuotate dei principi profondi dell’arte marziale originale, furono adottate come esercizi di benessere e per competizioni di Wushu. Una delle forme più diffuse in tal senso è la forma 24 in stile Yang per la salute delle persone di mezza età e per gli anziani.

Le varianti moderne in stile Yang, Chen, Wu e altri lignaggi imitano esternamente i movimenti tradizionali ma utilizzano catene cinetiche muscolari tipiche anche della ginnastica occidentale, allontanandosi dalle radici marziali interne e dai principi filosofici del Taichi tradizionale.

Conclusioni

Il Taijiquan della famiglia Yang continua a essere una delle discipline più studiate nel mondo, con un’eredità ricca di storia e pratica. Comprendere la differenza tra le forme originali e le varianti moderne aiuta a preservare l’autenticità di questa straordinaria arte marziale e a scegliere il metodo di allenamento più adatto agli obiettivi personali.

Se vuoi approfondire la pratica del Taichi autentico e scoprire di più sulle sue radici storiche, pratiche, teoriche e sui suoi risvolti sulla salute, continua a seguire il Taichiblog dedicato al Taijiquan tradizionale e all’evoluzione della pratica!

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