- EWG ha pubblicato la lista, aggiornata al 2020, degli alimenti vegetali più “sporchi” con riferimento ai pesticidi adoperati nell’agricoltura commerciale (non biologica).
Fragole, cavoli e spinaci anche nel 2020 continuano a essere in cima alla lista. - Il residuo dei pesticidi sugli alimenti analizzati è spesso al di sotto delle attuali soglie di sicurezza consentite e gli esperti sottolineano che è comunque importante nutrirsi con verdure di qualsiasi tipo.
- Un rapporto sempre di EWG mette in luce come anche i ceci freschi, in scatola o usati per l’hummus contegano tracce non indifferenti di pesticidi.
Ogni primavera, il gruppo americano no-profit di ricerca sulle condizioni dell’ambiente (noto come EWG) pubblica una classifica della frutta e delle verdure contenenti livelli elevati di pesticidi che dovrebbero destare l’attenzione dei consumatori. Sempre EWG pubblica annualmente un elenco parallelo che mette in evidenza i prodotti dell’agricoltura convenzionale contenenti residui bassi di pesticidi.
L’elenco è nato nel 2004 ed è basato sull’analisi dei dati del Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti, che effettua regolarmente test sulla produzione per determinare i residui di pesticidi. La classifica di quest’anno considera 47 diversi tipi di frutta e verdura.
Ecco i 12 alimenti che secondo l’EWG hanno più residui rispetto a tutti gli altri:
- Fragole
- Spinaci
- Cavoli neri
- Nettarine (note anche come Pesche Noci)
- Mele
- Uva
- Pesche
- Ciliegie
- Pere
- Pomodori
- Sedano
- Patate
L’elenco di quest’anno è in gran parte simile all’elenco dello scorso anno, infatti le fragole hanno guadagnato nuovamente il primo posto per il quinto anno consecutivo.
L’anno scorso i cavoli neri sono entrati nella top 10 della lista per la prima volta a causa di nuovi dati che indicavano tracce di DCPA, un erbicida noto con il marchio Dacthal.
Quest’anno le verdure a foglia verde, tra cui gli spinaci, sono tornate in cima alla lista.
Inoltre gli esperti di EWG affermano che il 99% di quasi 700 campioni di uva passa è risultato positivo a tracce di almeno due pesticidi e un campione preso in analisi aveva tracce di ben 26 pesticidi diversi. Thomas Galligan, tossicologo per l’EWG, in un comunicato stampa ha dichiarato: “Se avessimo avuto più campioni a disposizione che avessero confermato alcuni dati allarmanti sull’IVA passa, avremmo dovuto metterla al numero uno della Lista”.
Quasi quattro mesi dopo aver pubblicato i primi risultati annuali, il gruppo ha anche redatto un nuovo rapporto che suggerisce come ceci e hummus (compresi quelli organici/biologici) sono spesso contaminati da tracce di pesticidi. L’hummus negli USA in alcuni casi supera di 15 volte il tetto massimo consentito per il glifosato, un diserbante controverso usato in Roundup.
Questo non significa che dobbiamo automaticamente eliminare tutta l’uvetta o i ceci dalla nostra dieta, o qualsiasi altro alimento in questo elenco. In primo luogo perchè la lista fa riferimetno ad alimenti presi in analisi negli USA. E, in secondo luogo, perchè ricerche precedenti, pubblicate nel 2011, suggeriscono che le tracce di pesticidi presenti su questi ortaggi e frutti siano al di sotto di qualsiasi limite: in alcuni casi anche 1.000 volte al di sotto dei limiti indicati dall’Agenzia per la protezione ambientale americana.
Rimane il fatto che mangiare cibo biologico (che non è sempre immune da pesticidi, come puoi leggere qui) è comunque la scelta migliore.
Non lasciare quindi che questo elenco ti scoraggi dal consumo di frutta e verdura. L’alimentazione vegetariana rimane la scelta più sana per la propria salute. Di gran lunga migliore di una dieta basata sul consumo quotidiano di proteine animali.
Perché comprare prodotti biologici
Questa lista dovrebbe ispirarti a fare acquisti in modo più intelligente, come per esempio consumare frutta e verdura di stagione, a chilometro 0 e soprattuto biologica.
L’acquisto di varietà biologiche della frutta e verdura in elenco dovrebbe eliminare o contenere il rischio associato a potenziali danni dovuti all’ingestione di pesticidi. Inoltre, diversi studi (incluso questo articolo del 2014 pubblicato sul British Journal of Nutrition) hanno dimostrato che i prodotti biologici hanno significativamente più polifenoli antiossidanti rispetto ai prodotti che sono stati coltivati con metodi convenzionali. Secondo la ricerca, questi antiossidanti possono aiutare a ridurre il rischio di malattie croniche, comprese quelle cardiovascolari e alcuni tipi di cancro.
Infine i metodi adottati nell’agricoltura biologica per la raccolta dei prodotti sono più sostenibili (più rispettosi dell’ambiente) rispetto ai metodi convenzionali.
In molti lamentano il fatto che i prodotti biologici freschi e crudi spesso sono più costosi delle opzioni convenzionali e, in alcunI luoghi, potrebbe non essere facile reperire cibo fresco biologico. In questo caso un’alternativa sono i cibi biologici surgelati che hanno un prezzo più basso e durano a lungo. Inoltre i prodotti surgelati vengono generalmente raccolti e congelati nel momento del massimo valore nutrizionale. La maggior parte dei prodotti congelati è più nutriente dei prodotti freschi che sono stati stivati su un camion per decine di ore durante il trasporto, per poi essere posizionati sugli scaffali di un negozio ad attendere giorni (o addirittura settimane) prima di essere acquistati.
La lista dei quindici cibi più “puliti” del 2020
Questa che segue è invece la lista di EWG con la quale potersi entusiasmare!
I prodotti in elenco hanno la più bassa quantità di residui di pesticidi. Quasi il 70% di questi campioni non presentava residui di pesticidi, mentre gli altri presentavano tracce di 4 sostanze chimiche o meno di 4.
- Avocado
- Mais dolce
- Ananas
- Cipolle
- Papaia
- Piselli Dolci (Congelati)
- Melanzane
- Asparagi
- Cavolfiore
- Cantalupi
- Broccoli
- Funghi
- Melone verde
- Kiwi