fajin yang

Il cosiddetto fa-jing (correttamente trascritto fa-jin) è uno degli aspetti più dibattuti nei circoli del Taijiquan. Alcuni lo considerano l’inizio e la fine di tutte le abilità del Tai Chi Chuan, mentre coloro che non lo hanno mai sperimentato spesso lo considerano non importante. In verità, il fa jin designa la categoria di jin (forze addestrate) utili a emettere la forza e quindi è uno dei jin fondamentali, sebbene sia l’ultimo anello della catena nel processo di addestramento. Per approfondire il tema leggi l’articolo I Fa-Jin del Taijiquan.

Indipendentemente da cosa si possa pensare, resta il fatto che il fa jin fa parte dell’insieme di abilità che si sviluppano con la pratica del Tai Chi Chuan (e di qualsiasi arte marziale) ed è stato praticato e sviluppato dai Grandi Maestri di Tai Chi sin dalla fondazione dell’arte stessa. Ma dato che si possono trovare molteplici modi per esprimere una forza nel corso del tempo sono stati teorizzati e anche praticati diversi tipi di fa-jin. Quindi si può affermare, senza margine di errore, che non esiste un solo tipo di fa-jin nel Taijiquan, ma ne esistono diverse tipologie non più giuste o sbagliate di altre.

Di seguito vi sono alcuni estratti di un articolo di Li Ya Xuan, uno dei migliori studenti di Yang Jian Hou e Yang Chen Fu, sul fajin della famiglia Yang.


Il fa jin di Yang Lu Chan (杨福魁, 1799-1872, fondatore dello stile Yang)

Si narra che fosse “vuoto”, lasciava l’avversario con la sensazione di non sapere cosa fosse successo e come fosse stato rilasciata la forza. Il suo jin era così particolare da essere definito “misterioso”.

Il fa jin di Yang Ban Hou (班 侯, 1837-1890, primogenito di Yang Lu Chan)

Viene raccontato che era improvviso, veloce come un fulmine senza pioggia; emergeva dal nulla al suono di “Pa!”. Il suo fajin mandava l’avversario a molti zhang di distanza (1 zhang equivale a circa 3,3 metri). Il suo jin creava dolore e lasciava le persone ferite.” – Il suo fa-jin era accompagnato da un’espressione facciale nella quale lo sguardo era arrabbiato.

Yang Jian Hou (楊健侯, 1839-1917, secondo figlio di Yang Lu Chan)

Si racconta che usava un tocco più leggero del sopra citato fratello Ban Hou, ma la sua capacità di adesione era così tanta che le persone non riuscivano a disconnettersi, venivano così lanciate, dopo uno squilibrio in modo improvviso, come una freccia scoccata da un arco.” – Jian Hou sorrideva felicemente mentre esprimeva la sua forza.
Yang Jian Hou disse: «Quando colpisci le persone con il fa jin, i tuoi avversari devono lasciare il terreno e saltare indietro. Dovrebbero provare dolore su entrambi i piedi (a causa del salto), ma non sul punto di contatto, quello lo sentono morbido e veloce. Così è corretto!»
Probabilmente tale affermazione di Yang Jian Hou faceva riferimento al fa fang e non al fa jin, ma con la tramandazione orale qualcuno deve fatto qualche errore. A ogni modo la testimonianza è interessante.

Il fa jin di Yang Shao Hou (楊少侯, 1862-1930, nipote maggiore di Lu Chan e figlio di Jian Hou)

Si dice che fosse spontaneo e senza eguali. Le sue abilità corporee erano misteriose e insidiose come un fantasma che appariva e riappariva, ingannando i suoi avversari in modo che non avessero idea di cosa stesse succedendo o di come difendersi.” – L’espressione del suo volto era sospettosa e ingannevole mentre esprimeva il suo fa jin.

Il fa jin di Yang Chen Fu (楊澄甫, 1883-1936, fratello minore di Shao Hou)

Da quel che è stato tramandato si dice che era potente ed aveva una grande forza improvvisa. Prima di rilasciare c’era un’intenzione profonda; nel momento ‘fa’ era come Guang Gong che tagliava la testa con un solo colpo.” – Mentre esprimeva il suo fajin l’espressione facciale era di rabbia.


 

Altre espressioni della forza (fa jin) nei lignaggi derivati dalla famiglia Yang

Wu Hui Chuan (allievo di Yang Chengfu)

Usava l’energia elastica del song e preferiva emettere solo un piccolo jin per mandare lontani i suoi avversari. I suoi studenti potevano produrre jin lunghi (long jin in inglese).

Cui Yi Shi (1892-1970)

Era abile nel fare il fa jin basato sul song. Prima di essere fa inalava una volta e usava un jin elastico. Il suo jin era quindi song (rilassato) ed elastico. Questo gli consentiva di spingere via l’avversario. Al rilascio, il jin induceva l’avversario a emettere un suono dalla bocca come se il vento l’avesse colpito. Questo è il kung fu del qi che colpisce il Qi. – La sua espressione facciale mentre faceva il fajin era come quella di una persona preoccupata.

Li Xiang Yan

In gioventù studiò e allenò profondamente lo stile Changquan (长拳, “Pugno lungo”), dopo di che praticò il Taijiquan di Yang Feng Hou e conseguì un ottimo gong li (esercizio della forza fisica). Si dedicava allo studio e alla pratica e aveva un jin che era pieno e duro, penetrando nel profondo l’avversario. Più tardi divenne allievo di Yang Chen Fu.” – La sua espressione facciale mentre esprimeva il fa-jin era quella di una persona divertita.

Dong Ying Jie (1898-1961)

Gli piaceva usare rou cou jin, ovvero faceva pressione sul suo avversario da un lato all’altro, avanti e indietro fino a quando quello non veniva sconfitto.

Zheng Manqing (鄭曼青, 1902-1975)

Usava un tocco leggero e un’energia appiccicosa netta, entrando vicino al corpo dell’avversario prima di emettere jin. Cheng Man Ching era piccolo di stazza ma aveva kung fu e coraggio ed era abile nel penetrare nella difesa dei suoi avversari. – La suas espressione facciale, quando emetteva il jin, talvolta era seria e altre volte sorridente.

Tian Zhao Lin (1891-1960)

Era morbido e penetrante, stra le altre abilità che aveva c’era quello di rompere gli suoi avversari mentre venivano abbattuti.

Li Ya Xuan (1894-1976)

Utilizzava diversi strani cambiamenti, rendendo difficile seguirlo. Il jin era veloce come la luce, non gli piaceva giocare attaccandosi e girando in cerchio. La sua espressione facciale mentre esprimeva il fajin era di rabbia.


 

Da una traduzione dell’articolo cinese 杨氏 太极拳 诠 真 di 陈龙 骧

OPERE CITATE

Chen, Long Xian. Yang Family Tai Ji True Transmission. Beijing: Beijing Physical Education University, 2008. Print. 陈, 龙骧. 杨氏太极拳诠真. 北京: 北京体育大学, 2008. 打印

Per quale motivo l’espressione facciale cambia, a seconda del maestro, durante il fajin?

Perchè quando si entra nella dimensione di alto livello del Taijiquan ci si esprime attraverso il vero sé e questo può fare emergere diverse esperessioni che non vengono filtrate/controllate dalla parte conscia e/o reattiva della mente.

Written by

Valerio Bellone

Valerio Bellone studia e fa continua ricerca sul Taichi Chuan, il Qi Gong e la Meditazione. È autore del primo e unico saggio mai scritto in italiano sui primi tre Classici del Taijiquan cinesi.
Il suo percorso inizia con il wushu moderno e successivamente si sposta alla fonte della tradizione del Taiqjiuan studiando inizialmente lo stile di Cheng Man Ching e successivamente lo stile madre originale della famiglia Yang.
Tiene regolarmente corsi di Taichi, Qi Gong e Meditazione nella città di Palermo e scrive articoli di divulgazione su queste materie.