Come si trova la pace interiore? Bisogna saper cambiare punto di vista.
Per comprendere le “verità” dell’altro bisogna provare a cambiare punto di vista, prospettiva, posizione. Non ci può essere un vero incontro sin quando non proviamo a spostarci dalla zona sicura della nostra “verità”.
Solo muovendoci e scoprendo ogni sfaccettatura del nostro essere saremo in grado di capire cosa muove gli altri. Isolarci nell’intellettualismo diventa un esercizio atrofico per il nostro essere. Questa modalità non è in grado di farci comprendere tutto quello del quale siamo contenitori, nel bene e nel male.
Sin quando l’odio e la rabbia la riconosciamo, o pensiamo di riconoscerla, soltanto nell’altro, senza renderci conto che la stessa è in grado di far emergere il nostro lato oscuro – come se fossimo davanti a uno specchio – rimaniamo in una condizione interiore di negazione nel quale l’io nega l’essere.
Lo scontro è madre esclusivamente del dolore. L’incontro dona speranza per un futuro prospero, nel quale accettare la vita nel suo complesso, in un continuo mutamento, alla ricerca dell’equilibrio.
Conosci te stesso e, prima di giudicare gli altri, muoviti; cambia posizione; indaga, dentro e fuori da quel che pensi di essere e di sapere.