Gli europei non hanno difficoltà ad accogliere pratiche antiche nei loro stili di vita orientati al benessere. Basti pensare allo Yoga, l’antica disciplina mente-corpo che oggi è una tendenza globale nel fitness (e un’industria globale da decine di miliardi), ormai ben radicata nel mainstream dopo decenni di crescente popolarità. Anche molte forme di meditazione vengono oggi promosse dai media e dell’arte per i loro effetti positivi sulla salute e sulla gestione dello stress. E poi c’è il magico Tai Chi.

Come lo Yoga, anche il Tai Chi può essere praticato come una forma di meditazione o un esercizio dolce che si concentra sulla fluidità dei movimenti, offrendo numerosi benefici per la salute. Esistono diversi stili e scuole di pensiero, così come versioni moderne e ibride, esattamente come avviene per lo yoga.

Molti dei movimenti del Tai Chi raccontano storie e si ispirano allo spirito degli animali, con nomi di posture evocative come “Abbracciare la tigre e tornare alla montagna” o “La gru bianca apre le ali”, tutti eseguiti con muscoli rilassati e grande scioltezza. Mantenendo l’attenzione sul respiro e sui movimenti corporei, si ritiene che il praticante possa guidare il flusso del Qi, ovvero l’energia vitale, all’interno del corpo.

La pratica, per come oggi è conosciuta e praticata, ha avuto origine centinaia di anni fa in Cina come arte marziale chiamata Tai Chi Chuan (o Taijiquan). Si narra sia stata creata da un monaco daoista nei Monti Wudang, ispirandosi al combattimento osservato tra una gru bianca e un serpente.
Oggi il Tai Chi è prevalentemente noto come esercizio a basso impatto, molto apprezzato dagli anziani, sebbene sia utile a ogni età, e sempre più diffuso anche in Europa, dove viene praticato da milioni di persone. Persino l’Università di Harvard ha avviato un programma di ricerca dedicato allo studio dei benefici di quest’antica arte cinese.

Le ricerche dimostrano che, se abbinato a trattamenti medici tradizionali, il Tai Chi può contribuire a mantenere la densità ossea, ridurre i dolori in caso di artrite, promuovere la salute cardiaca, ridurre la pressione sanguigna e migliorare la qualità della vita nei pazienti oncologici, in particolare in quelli affetti da tumore al seno, riducendo anche lo stress.

Un numero crescente di studi ben condotti sta fornendo prove convincenti sull’efficacia del tai chi come supporto ai trattamenti medici convenzionali, nella prevenzione e riabilitazione di molte condizioni legate all’invecchiamento.

Nel libro I tre Classici del Taijiquan di Wang, Wu e Li sono tradotti e commentati quelli che in Cina sono tutt’oggi considerati i primi e più importanti manoscritti della storia del Taijiquan. La traduzione dei tre manuali originali è accompagnata da spiegazioni approfondite di ogni frase, da un punto di vista pratico, teorico e linguistico. Ogni passaggio del libro è inoltre supportato da un commentario nel quale vengono approfonditi anche gli aspetti di natura filosofica e storico culturale che sono indispensabili per una corretta comprensione della materia trattata.

Benefici per la mente e per il corpo

Oltre a ridurre lo stress, il Tai Chi ha dimostrato scientificamente di contrastare la depressione negli anziani. Concentrandosi sul respiro e sulle sensazioni fisiche, questa pratica aiuta a rallentare il flusso di pensieri e ad aumentare la consapevolezza corporea. Gli aspetti meditativi del Tai Chi offrono benefici cognitivi simili a quelli della meditazione seduta tradizionale, tra cui maggiore calma, lucidità e benessere generale.

Il Tai Chi può anche migliorare il sonno, sia in termini di durata che di qualità. Uno studio condotto nel 2008 dall’UCLA ha evidenziato che è efficace nel trattamento dei disturbi del sonno di moderata entità negli anziani. La pratica costante riduce anche la sonnolenza e la difficoltà di concentrazione durante il giorno.

Invecchiare in salute (e con grazia)

Il Tai Chi migliora la flessibilità e aiuta a mantenere un buon range di movimento nelle persone anziane, rafforzando allo stesso tempo la muscolatura. Le donne a rischio o affette da osteoporosi dovrebbero sapere che la pratica contribuisce ad aumentare la densità minerale ossea.

Secondo quanto riportato da WebMD, il Tai Chi è una delle tecniche più efficaci per migliorare l’equilibrio e prevenire le cadute negli anziani. Una ricerca dell’Istituto Nazionale per l’Invecchiamento degli Stati Uniti ha rilevato che riduce sia la paura di cadere sia il rischio effettivo di cadute.

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Un invito a rallentare e rafforzarsi, lasciando andare le tensioni

Il termine “Tai Chi” indica l’unione armoniosa tra forze opposte (yin e yang): questo equilibrio ritrovato rafforza corpo e mente ma è anche un invito ad assecondare il flusso della vita, muovendosi in modo fluido rispettando i propri limiti fisici.

L’obiettivo nel Tai Chi non è forzare o esaurire il proprio stato naturale, ma raggiungere l’unità con la propria essenza, liberando così le energie intrinseche del corpo.

Una pratica adatta a tutti

Il Tai Chi non è riservato solo agli anziani. È vero che si tratta di un’attività a basso impatto, ma chiunque può trarne beneficio, anche chi ha una salute precaria. Può essere adattato anche per chi è su una sedia a rotelle o in fase di recupero post-operatorio. Secondo gli esperti della Harvard Medical School, ha dimostrato di migliorare l’equilibrio e il controllo motorio anche nei pazienti affetti da morbo di Parkinson.

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