biografia wu gongzao

Wu Gongzao (Gran Maestro Wu Kung-tsao 吳公藻宗師 – 1902–1983), è stato un famoso insegnante cinese di Tai Chi Chuan. Egli insegnò a Pechino, Shanghai, Changsha e Hong Kong. Secondo figlio di Wu Chien-ch’üan e nipote del primo insegnante di t’ai chi ch’uan di stile Wu, Wu Ch’uan-yü. Fratello minore di Wu Kung-i e maggiore di Wu Ying-hua. La famiglia Wu era Manciù.

Wu Gongzao nel 1935 scrisse: «Nel classico è detto: “Ci sono molte altre scuole di boxe oltre a questa (…) In genere non vanno oltre il forte che bullizza il debole”. E anche, esaminando la frase “28 grammi deviano 450 kg”; è chiaramente una spiegazione che la vittoria non si ottiene attraverso la forza. Il forte che batte il debole è una questione di abilità naturale intrinseca e non ha alcuna relazione con un’abilità che viene appresa. Il potenziale innato non equivale a capacità di apprendimento.
Pertanto i movimenti nel Taijiquan sono diversi da quelli nelle altre arti marziali perché esso non si basa sull’uso della forza per sconfiggere gli avversari. Inoltre, questa arte non è solo un mezzo per rafforzare i tendini e le ossa, o utile a regolare il respiro e il sangue, ma è intrinsecamente attrezzata per coltivare il corpo e la mente, per prevenire le malattie e prolungare la vita, essa è quindi un meraviglioso metodo per nutrire la salute».

Breve biografia del Maestro Wu Kung-tsao

Wu Kung-tsao (o Wu Gongzao) da giovane studiò t’ai chi ch’uan, insieme a suo fratello, sotto la supervisione del Maestro Yang Shao-hou. C’era una tradizione nelle arti marziali cinesi secondo cui i giovani imparavano dalla generazione precedente rispetto a quella dei padri. Dato che il nonno Ch’uan-yü era morto nello stesso anno in cui nacque Wu Kung-tsao, lui e il fratello furono istruiti da Yang Shao-hou (esponente della famiglia Yang che insegnò il taijiquan alla famiglia Wu (Hao), dal quale poi derivò lo stile detto appunto Wu). Sia Yang Shao-hou che Wu Chien-ch’üan erano famosi per la loro competenza marziale del “piccolo cerchio”. I movimenti delle forme di t’ai chi ch’uan e di tui shou sono tutti basati su cerchi di dimensioni diverse, i movimenti dei piccoli cerchi nelle forme e nelle applicazioni seguono un percorso più compatto per le diverse applicazioni di leva, rispetto ai cerchi più grandi.

Negli anni ’20 Wu Kung-tsao prestò servizio come ufficiale di fanteria nella tredicesima brigata dell’esercito nazionalista fino al 1929, in seguito come istruttore di arti marziali per il centro di addestramento di Hunan e istruttore della famosa scuola di arti marziali di Ching Wu.
Durante gli anni ’30, scrisse un noto commento sugli “scritti classici in 40 capitoli sul t’ai chi ch’uan” che suo nonno aveva ereditato da Yang Pan-hou (o Yang Banhou). Il suo commento (inclusi i 40 capitoli originali) venne pubblicato come Wu Chia T’ai Chi Ch’uan (吳家 太極拳, il T’ai Chi Ch’uan della famiglia Wu), noto anche dalle persone di lingua anglofona come The Gold Book a causa del colore della sua copertina.
Nel 1937, fondò la prima scuola della sua famiglia a Hong Kong. Oltre al suo insegnamento e al contributo letterario all’arte, Wu Kung-tsao divenne noto come specialista nell’aspetto nei kung (o nei gong) dell’allenamento del T’ai Chi, sia per scopi marziali che per interventi terapeutici, sulla falsariga della medicina tradizionale cinese.

Wu Kung-tsao rimase in patria dopo l’acquisizione comunista della Cina nel 1949. Per un breve periodo, dopo la Rivoluzione Culturale del 1964-1978, fu imprigionato dalle Guardie Rosse con l’accusa di essere stato ufficiale militare nazionalista, confuciano tradizionalista, studioso e insegnante taoista. Venne reso così un ostaggio del governo per garantire il “buon comportamento” del resto della sua famiglia che all’epoca viveva a Shanghai e Hong Kong. Fu regolarmente torturato mentre era prigioniero e venne rilasciato nel 1979, quando si trasferì di nuovo a Hong Kong.

Il secondo figlio di Wu Kung-tsao, Wu Ta-hsin, era anche conosciuto come un artista esperto e insegnante di arti marziali, a sua volta istruttore senior delle scuole della famiglia Wu a livello internazionale dal 2001 al 2005.

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Valerio Bellone

Valerio Bellone studia e fa continua ricerca sul Taichi Chuan, il Qi Gong e la Meditazione. È autore del primo e unico saggio mai scritto in italiano sui primi tre Classici del Taijiquan cinesi.
Il suo percorso inizia con il wushu moderno e successivamente si sposta alla fonte della tradizione del Taiqjiuan studiando inizialmente lo stile di Cheng Man Ching e successivamente lo stile madre originale della famiglia Yang.
Tiene regolarmente corsi di Taichi, Qi Gong e Meditazione nella città di Palermo e scrive articoli di divulgazione su queste materie.