coltivare qi taijiquan

Questo articolo è composto da tre sezioni:

  1. Le 5 tipologie madre di Qi nella cultura cinese (lettura libera)
  2. Il Qi per la salute nella Medicina Tradizionale Cinese (lettura esclusiva per gli abbonati)
  3. Il Qi nell’arte marziale del Taijiquan (lettura esclusiva per gli abbonati)

PREMESSA

L’idea del qi (energia vitale) legato alla pratica del Taijiquan confonde spesso i praticanti, questo perchè esistono tante teorie e molte distorsioni della realtà intorno alla materia. Una delle cause di ciò è la difficoltà di tradurre la metafisica cinese in altre lingue senza distorcerne il senso originale. Ma bisogna sottolineare che anche in Cina spesso si fa confusione con l’idea di qi nella pratica del Taijiquan. Uno dei problemi fondamentali è che il termine qi viene talvolta spiegato con idee che fanno pensare a un potere speciale, quasi magico, qualcosa di divino o sovrannaturale. Questo purtroppo ha portato talvolta al pregiudizio che qualsiasi discorso sul tema del qi non debba nemmeno essere preso in considerazione perché ascientifico. Come se non bastasse, la pratica con il qi nel contesto del Taijiquan è stata più volte mescolata con tradizioni di origini diverse e teorie di altre discipline, facendo si che la “questione qi” diventasse sempre più incomprensibile o, in alcuni casi, un’ossessione priva di una pratica corretta e sensata.

Per iniziare a dare senso all’idea astratta del qi, nel contesto del Taijiquan, dobbiamo fare riferimento al termine tradotto con la praola  “aria” che per prima cosa fa pensare (in epoca contemporanea) all’ossigeno del quale ci nutriamo durante la respirazione. Ovvero la fonte energetica primaria della maggior parte degli esseri viventi terrestri.

Senza cibo si muore dopo 3 settimane, senza acqua dopo 3 giorni, senza ossigeno entro 3 minuti. Sembra abbastanza evidente quanto “l’aria” sia di vitale importanza per gli esseri umani.

Nell’articolo che segue spiego il lavoro con il qi nel contesto del Taijiquan ed elenco le diverse tipologie di qi della medicina tradizionale cinese (MTC).

Le 5 tipologie madre di Qi nella cultura cinese

1. Yuan Qi

Yaun qi tradotto in italiano come “qi originario” o “qi primordiale” – è all’origine della vita e si può definire anche “qi congenito” o detto qi del Cielo Anteriore. Questo è in opposizione al qi acquisito, detto anche qi del Cielo Posteriore. Questo tipo di qi tradizionalmente gioca un ruolo fondamentale nella pratica delle arti marziali cinesi interne tradizionali. Secondo la MTC yuan qi non può essere coltivato al fine di farlo crescere,  ma una vita armonica fatta di dieta equilibrata, pratica fisica interna e meditazione ne impediscono l’esaurimento rapido. Questo qi risiede in un’area conosciuta come mingmen (命門) che è un punto fondamentale nell’agopuntura (Du Mai 4, GV4). Da questo punto, chiamato anche “cancello della vita” si dice che nasca il Fuoco vitale dell’intero organismo.
Il qi primordiale (yuan qi), il Cielo Anteriore, si dissolve lentamente, a mano a mano che il qi del Cielo Posteriore aumenta. Il risultato è l’indebolimento dello yang  e il rafforzamento dello yin. Ciò crea le condizioni ideali per il manifestarsi del qi patogeno, le cui cause possono essere sia esterne che interne. Sono esterne quando c’è un eccesso dei 6 qi atmosferici: vento, freddo, calore, umidità, secchezza e fuoco. Sono interne quando c’è una o più emozioni eccessive di: gioia, rabbia, malinconia, ansia, dolore, paura, odio. In questo stato il corpo si indebolisce rapidamente e le malattie lo assalgono.

Racconto – Nell’ottobre del 1919 il grande Maestro Sun Lutang scrisse: «Sotto la dinastia Yuan, durante il regno dell’imperatore Yuan Shun Di, il Maestro Zhang Sanfeng meditava sul Dao presso il monte Wudang. Si dedicava alla con centrazione sullo xian dantian e alla pratica delle arti marziali. Cncentrandosi troppo sul qi del Cielo Posteriore, egli abusò delle proprie forze e non riuscì a trovare un equilibro corretto del qi. Fu quindi colpito da un malessere interno che danneggiò il suo qi primordiale. Per porre rimedio alla situazione, praticò le tecniche di Cambiamento dei Tendini e di Pulizia del Midollo […]. Tramite questi metodi, riuscì a capire i principi del flusso di energia e gli interscambi fra il Cielo Anteriore e il Cielo Posteriore. Applicando tali principi naturali, inventò l’arte del Taijiquan, con cui rivelò i misteri del benessere del corpo. I movimenti di questo stile sembrano appartenere al Cielo Posteriore, ma non sfruttano il qi del Cielo Posteriore. Ogni movimento e ogni postura seguono semplicemente ciò che è naturale. Lo scopo del Taijiquan non è l’uso della forza, bensì la trasformazione del qi in spirito tramite la pratica».

2. Gu Qi

Gu qi, anche detto in italiano “qi dei cereali” o “qi del cibo” è una forma di qi che nasce dalla trasformazione del cibo e dei liquidi grazie alla milza e allo stomaco attraverso una tipologia di energia, propria dello stomaco, detta zhong qi o anche “energia centrale”. La parte pura e raffinata che viene estratta da tale processo, il gu qi , segue l’impulso ascendente dato dalla milza e, si combina, all’altezza del petto, con il tian qi. La combinazione di questi due qi, quando entra all’interno dei polmoni si trasforma e diviene qing qi, energia respiratoria pura. Inoltre, il risultato della combinazione di gu qi e qing qi dà origine alla formazione di zong qi e del sangue, sotto l’influenza catalizzatrice di yuan qi.

3. Zong Qi

Zong qi tradotto “qi essenziale“, come appena letto, nasce nel petto dalla combinazione delle due fonti postnatale (qing qi e gu qi). Attraverso i polmoni zong qi si diffonde in tutto l’organismo. Questo qi raffinato viene utilizzato a livello polmonare per promuovere la respirazione e per controllare la forza della voce e, attraverso il cuore, agisce influenzando la lingua, la parola e stimolando la funzione propulsiva del sangue. Zong qi si unisce internamente con yuan qi dando origine al sangue (xue) e a una tipologia di qi che circola in tutto il corpo chiamato zhen qi  (tradotto come “qi autentico”). Lo zhen qi a sua volta si manifesta in due forme differenti: ying qi e wei qi.

4. Ying qi

Yin qi, in italiano detto “qi nutritivo”, si diffonde in tutto il corpo attraverso i meridiani, in combinazione con il sangue, dal quale è inseparabile. Questo qi infatti è trasportato dal sangue e lo muove a sua volta. In agopuntura è su questa forma di qi che si lavora perché scorre, maggiormente, lungo i meridiani principali.
Quando vi è carenza di wei qi lo ying qi viene condotto in superficie dai meridiani luo al fine di sostenerlo. Questo movimento si verifica in particolare quando vi sono dei sintomi di “qi controcorrente”, ovvero qi ni. Lo ying qi impiega un giorno interno per percorrere l’intero percorso e circa 2 ore per un singolo meridiano. L’ying qi nasce nel polmone e termina nel fegato.

5. Wei qi

Wei qi, tradotto come “qi difensivo” o “qi guardiano”, scorre al di fuori dei meridiani dell’agopuntura ed è presente sulla superficie di tutto il corpo. Si diffonde nel petto e nell’addome. Protegge l’organismo dai fattori esterni e dalle malattie, riscalda i muscoli, la pelle e la sottocute, nutrendole e dando luminosità. Nell’arco della giornata compie 50 cicli all’interno del corpo. Nella fase del sonno affonda nella parte più interna del corpo rendendo il dormiente più vulnerabile ai fattori esterni e alle energie esterne. Per esempio, nel caso di due individui costretti a stare al freddo o al caldo eccessivo per diverse ore, quella che si addormenta ha una probabilità maggiore di ammalarsi rispetto a quella che, pur rimanendo immobile e/o sdraiata, dimora nello stato di veglia. Questo tipo di qi nel contesto delle arti marziali protegge anche dagli attacchi più insidiosi. Motivo per il quale esistono tecniche offensive per “rompere” il qi guardiano dell’avversario e tecniche difensive utili a fortificarlo.

IL QI PER LA SALUTE NELLA MEDICINA TRADIZIONALE CINESE

La prima cosa da evidenziare è che siccome il Taijiquan ha un effetto positivo sulla salute, i cinesi credono che la pratica di quest’arte marziale possa aiutare a stabilizzare la nostra forza vitale o addirittura ripristinarla quando questa viene compromessa. Questo tipo di forza vitale scaturita dal movimento, che non è prerogativa esclusiva del Taijiquan, è spesso chiamata zhen qi (vedi sopra).

I modi di nutrire e ripristinare il qi nel contesto medico sono diversi da quelli del Taijiquan. In ogni caso l’idea della medicina tradizionale cinese è che il yuan qi venga generato dai reni e in alcuni casi si dice che viene creato dai reni mentre ci troviamo ancora all’interno dell’utero materno (fase prenatale) e una volta che veniamo al mondo (fase postnatale) non siamo più in grado di generare yuan qi. L’idea in questo caso è la seguente: anche se il qi può essere ripristinato o nutrito nella fase postnatale, yuan qi è destinato comunque a rallentare sino alla fase di decadimento. Cosa che ha assolutamente senso, dato che nessuno ha mai sconfitto la vecchiaia e la morte. Al più, alcune persone riescono solo a posticiparla…

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Written by

Valerio Bellone

Valerio Bellone studia e fa continua ricerca sul Taichi Chuan, il Qi Gong e la Meditazione. È autore del primo e unico saggio mai scritto in italiano sui primi tre Classici del Taijiquan cinesi.
Il suo percorso inizia con il wushu moderno e successivamente si sposta alla fonte della tradizione del Taiqjiuan studiando inizialmente lo stile di Cheng Man Ching e successivamente lo stile madre originale della famiglia Yang.
Tiene regolarmente corsi di Taichi, Qi Gong e Meditazione nella città di Palermo e scrive articoli di divulgazione su queste materie.