Shen yi qi

Premessa

Una volta il Professore Cheng Man Ching, medico esperto cinese, oggi famoso in occidente per il Taichi, disse: “tra stare seduti sul divano e andare a correre è meglio andare a correre, ma tra correre e fare una pratica interna come il Taijiquan è certamente meglio la seconda”.

La frase di Chen Man Ching è vera e fa riferimento al fatto che alcune pratiche esterne, come la corsa da lui citata, fanno meno bene di quanto comunemente non si creda, soprattutto se fatte in modo professionale. Inoltre, le pratiche interne hanno un impatto maggiore sul benessere di quanto non ne abbiano gli sport. Eppure, c’è da puntualizzare una cosa: quel che ho appena affermato è credibile solo se le pratiche interne sono vere; viceversa, tanto meglio farsi la corsetta quotidiana.

Oggi possiamo osservare come alcune pratiche interne, quali ad esempio il Qi Gong, il Taijiquan, lo Yoga daoista, ecc, vanno velocemente alla deriva perché sempre più spesso vengono promosse da persone che non hanno alcuna competenza in merito. Il caso ormai noto è quello dei cosiddetti “influencer”, che sono disposti a tutto pur di avere “like” sui propri post. Questi individui, nella maggior parte dei casi, non sono studiosi di qualche arte, sono al contrario degli improvvisatori, capaci di mettere in piedi dei profili social nei quali promuoversi come esperti di discipline delle quali in realtà non sanno nulla o quasi.

Nel video che segue un esempio di finto Qi Gong eseguito una ragazza che si auto definisce insegnante.

Ovviamente il video è solo un esempio, non conosco la ragazza del video è le auguro un percorso luminoso, pieno di gioia, benessere, salute e crescita professionale.

Detto ciò, osservando i video che vengono pubblicati sui social da alcuni presunti insegnanti di pratiche interne, ci si rende conto che molti di questi individui non sono nemmeno considerabili come principianti, difatti non hanno alcun livello di consapevolezza da poter prendere in considerazione. Mi avvalgo della parola “consapevolezza” invece di “abilità” non per puro caso. L’abilità è qualcosa che aumenta gradualmente quando si pratica con consapevolezza, ovvero sapendo cosa è giusto o sbagliato all’interno dell’arte studiata. Difatti non è necessario essere già dei grandi maestri ( come scritto qui) per poter insegnare agli altri, ma quanto meno bisogna essere dei praticanti che si esercitano sulle cose corrette. Se manca questo, allora forse è meglio fare altro. Non è sufficiente scimmiottare, in modo disarmonico ed esterno, movimenti visti su YouTube, per definirsi degli insegnanti.

Data l’enorme confusione di informazioni che c’è intorno alle pratiche interne e la quantità massiccia di informazioni errate che gravitano intorno a questi temi, nell’articolo che segue cercherò di introdurre uno degli aspetti meno compresi, o per nulla conosciuti, del Qi Gong e del Taijiquan, ovvero: Shen, Yi, Qi.

La natura della mente.

La vera mente proviene da nessuna mente

Non si può allenare la mente, senza prima averne una solida comprensione. La natura della mente e le sue regole di funzionamento sono state studiate ed esplorate per millenni dai filosofi di ogni parte del mondo. Sebbene le lingue utilizzate per farlo sono separate da secoli di sviluppo culturale e il linguaggio tecnico adoperato è spesso diverso, il tema centrale è sempre rimasto lo stesso.

Ad oggi la scienza è avanzata al punto dal consentirci di osservare il nostro cervello a livello molecolare, un lusso che nessuno dei nostri antenati poteva permettersi.
Dal principio ad oggi, gli studi scientifici sulla mente, introdotti da grandi pensatori come
Sigmund Freud, Carl Gustav Jung e molti altri, hanno fatto molta strada. Nonostante ciò, il “modello mentale” tradizionale cinese di “Shen Yi Qi” oggi è ancora valido… anzi, lo è più che mai!

 

“Shen Yi Qi”

Introduzione

Per studiare le arti marziali cinesi, il Taijiquan, il Qi Gong, il Nei Gong, la calligrafia, le arti in generale, i sistemi filosofici tradizionali e persino per cucinare un buon uovo fritto, secondo il modello cinese antico è necessaria una conoscenza del processo shen, yi e qi.
Dato che chiunque può trarre beneficio da una conoscenza di shen, yi e qi, già al livello base, le spiegazioni su questa tematica devono essere chiare e pratiche.
Naturalmente, se si vuole andare più in profondità su questo tema si dovrà praticare, contemplare e meditare. E, una volta afferrata l’idea di base, dipende da ognuno quanto a fondo si vuole scavare…

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Written by

Valerio Bellone

Valerio Bellone studia e fa continua ricerca sul Taichi Chuan, il Qi Gong e la Meditazione. È autore del primo e unico saggio mai scritto in italiano sui primi tre Classici del Taijiquan cinesi.
Il suo percorso inizia con il wushu moderno e successivamente si sposta alla fonte della tradizione del Taiqjiuan studiando inizialmente lo stile di Cheng Man Ching e successivamente lo stile madre originale della famiglia Yang.
Tiene regolarmente corsi di Taichi, Qi Gong e Meditazione nella città di Palermo e scrive articoli di divulgazione su queste materie.