rilassamento nel taijiquan

Lo scritto che segue è la traduzione di un’eperienza raccontata dal Maestro Cheng Man-Ch’ing (鄭曼青)

«Ho studiato Taijiquan per più di cinquant’anni e solo due anni fa ho cominciato a capire la parola song (“rilassamento” in cinese).

Ricordo il mio maestro Yang Cheng-Fu, egli non amava parlare molto e usava stare seduto tutto il giorno senza dire una parola se nessuno gli faceva domande. Tuttavia, nella nostra classe di Taijiquan ci diceva ripetutamente di “rilassarci”. A volte sembrava che ripetesse la parola centinaia di volte durante la pratica, in modo tale che questa potesse entrarci bene dentro le orecchie. Mi diceva anche che se non avesse ripetuto questa parola non saremmo riusciti a imparare e capire il Taijiquan, nemmeno dopo tre vite.

Quando ripenso a tutto ciò, credo che se non avessi tenuto a mente la parola song non avrei potuto imparare il Taijiquan nemmeno in sei vite.

Ma qual è il significato di song nel Taijiquan? Eccovi un esempio per aiutarvi a capire il concetto.

Quando andiamo a visitare un tempio buddhista, incontriamo spesso la statua di Budai, ovvero colui che ha una grande pancia tonda e un bel sorriso sul viso. Egli porta con sé una grande borsa sulla spalla. In cima a questa statua vediamo una frase: “Siedi con la borsa, cammina con la borsa, sarebbe un grande sollievo far cadere la borsa”. Che cosa significa? Per me, la persona stessa è una borsa. Tutto quello che la persona possiede è il bagaglio (la borsa), compresi i figli, la famiglia, la posizione sociale e le ricchezze. È difficile far cadere uno qualsiasi di questi bagagli, in particolare quello dell’io.

Il Taijiquan è difficile da imparare. Il song è la fase più difficile. Il song della mente risulta per le persone l’ostacolo più significativo da superare nel praticare il Taijiquan. Ci vuole un grande sforzo per allenarsi ed esercitare la propria mente al rilassamento. Abbandonare la borsa dell’io è faticoso».

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Written by

Valerio Bellone

Valerio Bellone studia e fa continua ricerca sul Taichi Chuan, il Qi Gong e la Meditazione. È autore del primo e unico saggio mai scritto in italiano sui primi tre Classici del Taijiquan cinesi.
Il suo percorso inizia con il wushu moderno e successivamente si sposta alla fonte della tradizione del Taiqjiuan studiando inizialmente lo stile di Cheng Man Ching e successivamente lo stile madre originale della famiglia Yang.
Tiene regolarmente corsi di Taichi, Qi Gong e Meditazione nella città di Palermo e scrive articoli di divulgazione su queste materie.