Una delle idee fondanti del Taijiquan è il concetto di song, ovvero il rilassamento, che non deve essere confuso con il “collasso” della struttura o della postura, come avviene quando ci si abbandona sprofondando in un divano comodo.
Il rilassamento, infatti, non equivale a un’interruzione dell’energia o a un cedimento della propria struttura, ma piuttosto a un rilassamento psicofisico che non comporta un vuoto interno.
In alcuni rami del Taijiquan, derivati dallo stile della famiglia Yang, si parla di sei livelli di rilassamento:
松開 Song Kai – Apertura
松沉 Song Chen – Affondamento
松散 Song San – Dissolvenza
松淨 Song Jing – Chiarezza
松通 Song Tong – Penetrazione
松空 Song Kong – Vuoto
Queste suddivisioni, particolarmente rilevanti nell’epoca contemporanea, aiutano la mente razionale a comprendere un processo che deve essere successivamente integrato a livello corporeo e mentale. È fondamentale ricordare che ogni livello di rilassamento include e approfondisce quello precedente.
Come sottolineava il professor Cheng Man Ching: “[…] il mio maestro Yang Chengfu insisteva quotidianamente sul concetto di rilassamento, ritenendolo la cosa più importante”.
Il song rappresenta infatti uno dei principi fondamentali del Taijiquan: senza di esso, non è possibile progredire negli altri aspetti della pratica.
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I sei livelli di song nel dettaglio
1° livello – 松開 Song Kai – Apertura
l primo livello di song, definito “apertura”, è fondamentale per gettare le basi della pratica del Taijiquan. Quando il corpo è chiuso, contratto e dominato dalla forza li (muscolare istintiva/reattiva), il song non può manifestarsi. Per accedere a questo livello, è necessario lavorare sull’apertura del corpo, un processo che richiede attenzione, consapevolezza e pratica costante.
L’apertura non riguarda soltanto il rilassamento muscolare, ma coinvolge l’intero sistema corporeo, compresi i tendini, le articolazioni e la fascia (potresti leggere anche Cos’è la fascia? Un tessuto che può svelare le tensioni profonde. La fascia, in particolare, è stata identificata da studi recenti come un elemento cruciale per la connessione tra i diversi segmenti del corpo. Quando la fascia è rigida o contratta, impedisce il fluire del qi. Per questo motivo, nel Taijiquan sono stati sviluppati esercizi specifici volti a “dischiudere” la fascia, separare i tessuti e creare spazio nelle articolazioni.
L’obiettivo principale di questo livello è aprire i “cancelli” del corpo, un concetto tradizionale che si riferisce ai punti energetici attraverso i quali il qi può fluire liberamente. Questa apertura è spesso descritta con il termine kai men (“aprire i cancelli”), un passaggio essenziale per consentire al qi di iniziare a circolare senza ostacoli. Quando i cancelli sono aperti, il corpo diventa come un canale vuoto e privo di blocchi, pronto a ricevere e dirigere il flusso del qi jin (energia interna).
Dal punto di vista pratico, l’apertura del corpo si manifesta attraverso una maggiore elasticità, un miglior allineamento posturale e una riduzione delle tensioni interne. Questi cambiamenti fisici si riflettono anche a livello energetico, facilitando il movimento del qi in tutte le direzioni: dalle dita dei piedi fino alla sommità della testa e dalle estremità verso il centro del corpo.
Un aspetto importante di questo livello è l’integrazione tra apertura e rilassamento. Sebbene il rilassamento sia una componente chiave del song, non deve mai tradursi in un cedimento o collasso della struttura. Al contrario, il rilassamento deve accompagnarsi a una sensazione di leggerezza e connessione interna, che permette al corpo di mantenere stabilità ed equilibrio pur restando libero da tensioni inutili.
Nella pratica del Taijiquan, il primo livello di song è strettamente legato agli esercizi preparatori e alle forme iniziali. Questi esercizi sono progettati per aiutare il praticante a sviluppare una consapevolezza profonda del proprio corpo, identificando e rilasciando tensioni nascoste. Attraverso movimenti lenti e controllati, il praticante impara a creare spazio nelle articolazioni, a estendere i tendini e a connettere ogni parte del corpo in un’unità armoniosa.
Dal punto di vista energetico, l’apertura del corpo segna l’inizio del processo che consente al qi di muoversi liberamente. Prima che i cancelli siano aperti, il flusso del qi è spesso ostacolato da tensioni, rigidità e blocchi. Questi ostacoli possono manifestarsi sotto forma di disallineamenti fisici, ma anche come schemi di pensiero rigidi o emozioni trattenute. Il lavoro sull’apertura del corpo non è quindi soltanto fisico, ma coinvolge anche la mente e lo spirito, promuovendo un senso di libertà e leggerezza a tutti i livelli.
Nel Taijiquan, i metodi “esterni” – che si affidano principalmente alla forza muscolare per generare energia – sono considerati incompatibili con il song. L’uso della forza di contrazione attorno alle ossa può creare rigidità, limitando il flusso del qi e impedendo lo sviluppo di un’autentica energia interna. Per questa ragione, il primo livello di song richiede una completa revisione del modo in cui il praticante utilizza il proprio corpo, passando da un approccio basato sulla forza esterna a uno centrato sull’energia interna.
In sintesi, il livello di “apertura” è il primo passo nel percorso del song, ma rappresenta anche una delle sue sfide più grandi. Riuscire ad aprire il corpo significa liberarsi delle tensioni accumulate, stabilire un flusso energetico armonioso e preparare il terreno per i livelli successivi. Senza questa apertura iniziale, il praticante non può progredire verso gli stadi più avanzati del Taijiquan.
Nel libro I tre Classici del Taijiquan di Wang, Wu e Li, sono tradotti e commentati quelli che in Cina sono tutt’oggi considerati i primi e più importanti manoscritti della storia del Taijiquan, quelli di Wang Zongyue, Wu Yuxiang e Li Yiyu. La traduzione dei tre manuali originali è accompagnata da spiegazioni approfondite di ogni frase, da un punto di vista pratico, teorico e linguistico. Ogni passaggio del libro è inoltre supportato da un commentario nel quale vengono approfonditi anche gli aspetti di natura filosofica e storico culturale che sono indispensabili per una corretta comprensione della materia trattata.
2° livello – 松沉 Song Chen – Affondamento
Il secondo livello di song è l’affondamento. A questo punto è fondamentale comprendere che song e qi si muovono insieme. Quando si inizia l’allenamento, tutte le articolazioni e i tessuti del corpo possono essere paragonati a cancelli serrati. Il primo livello di song, quello dell’apertura, consente di aprire questi cancelli, permettendo al corpo di operare come un fiume che scorre liberamente, privo di ostacoli.
Questo processo rappresenta il presupposto per l’affondamento del qi nel dantian, un elemento cruciale per il raggiungimento degli obiettivi del Taijiquan.
Nota: Dāntián (丹田) significa letteralmente “campo (tian) di cinabro (dan)” e, nella fisiologia della medicina tradizionale cinese, rappresenta un luogo specifico nel corpo dove il qi (气) viene accumulato e conservato per poi irradiarsi attraverso i canali energetici e i centri psichici del corpo.
Secondo la visione del Taijiquan, l’assenza di qi nel dantian equivale a non possedere alcuna energia vitale. Tuttavia, questa affermazione deve essere interpretata come un’esagerazione concettuale progettata per motivare il praticante a coltivare il qi nel dantian. In realtà, il qi, sia quello prenatale che quello postnatale, è sempre presente nel corpo, anche se il suo flusso può essere ostruito a vari livelli. Esso è inoltre costantemente disponibile attraverso elementi esterni come l’aria, l’acqua e il cibo. Ti potrebbe anche interessare l’articolo Il vero Qi nel contesto del Taijiquan.
La pratica del Taijiquan integra vari aspetti che possono essere enfatizzati in base alle esigenze del praticante. Sebbene la coltivazione del qi nel dantian sia essenziale per questa disciplina, non deve essere fraintesa come una garanzia di longevità fisica. L’idea che l’accumulo di qi nel dantian possa assicurare una vita lunga è una delle illusioni comuni dell’essere umano. Infatti, molti Grandi Maestri di Taijiquan, nonostante la loro maestria, sono morti giovani a causa di malattie o altre cause naturali. Questo evidenzia che il benessere è il risultato di una combinazione di fattori e non dipende esclusivamente dalla coltivazione del qi.
Dal punto di vista marziale, quando un avversario o un compagno di allenamento emette forza (li), tende a spostare il proprio qi verso l’alto, allontanandolo dalla connessione con il terreno. Questo porta a uno stato di instabilità, rendendo l’individuo vulnerabile e facile da sbilanciare o sradicare. Per evitare tali situazioni, è necessario rilassarsi e affondare il qi, consolidando i livelli 1 e 2 del song.
Anche l’attività mentale ed emotiva può far fluttuare il qi verso l’alto, generando instabilità. Per favorire l’affondamento del qi nel dantian, è essenziale sviluppare la capacità di calmare la mente. Questo tipo di allenamento, praticato con costanza, porta a una maggiore stabilità emotiva e fisica. Una mente calma e centrata diventa uno strumento potente: la calma può dominare lo xin (mente conscia), guidare il song e contribuire allo sviluppo del ting (capacità di ascolto).
Nelle arti interne cinesi, uno degli esercizi fondamentali è rappresentato dalle “posizioni statiche” (standing meditation), tra cui lo Zhan Zhuang (“palo eretto”), conosciuto anche come “abbracciare l’albero”. Questa pratica è particolarmente efficace per sviluppare i primi due livelli di song.
Lo scopo delle standing meditation è duplice:
- Allineamento posturale: Questa pratica serve a ottenere un corretto allineamento dello scheletro, ascoltando il punto di gravità sul terreno in relazione al proprio corpo. L’allineamento, che include il primo livello di song (apertura), consente di decomprimere le articolazioni e di far agire lo scheletro nel modo più efficiente possibile. Questo riduce la necessità di contrazioni muscolari superflue, facilitando il rilassamento e l’affondamento.
- Affondamento del qi: Una volta che lo scheletro è stato allineato e aperto, può iniziare il processo di affondamento del qi. Senza un corpo aperto, l’affondamento è impossibile, poiché le contrazioni e le tensioni interne ostruiscono il flusso del qi verso il basso.
In sintesi, le standing meditation rappresentano un metodo eccellente per sviluppare e consolidare i primi due livelli di song.
3° livello – 松散 Song San – Dissolvenza
Con una pratica costante e corretta, il qi raggiunge una condizione di pienezza profonda, nota come peng jin. Questo stato segna il passaggio al terzo livello di song: la dissolvenza. A questo livello, il corpo comincia a sviluppare due qualità fondamentali, entrambe strettamente connesse al peng jin.
La prima qualità è utilizzata nell’attacco contro un avversario: il corpo diventa in grado di rimbalzare la forza dell’avversario al contatto. Questo processo avviene senza un intervento diretto della forza muscolare, bensì attraverso l’abilità di guidare il qi e la struttura interna. Quando l’avversario entra in contatto con il praticante, la sua forza viene dissipata e, simultaneamente, reindirizzata per generare un contraccolpo che lo destabilizza.
La seconda qualità, altrettanto importante, è la capacità di dissolvere l’energia dell’avversario dentro di sé, evitando così che questa possa influire sul proprio equilibrio. In questo caso, il praticante neutralizza l’offesa senza sforzo, come se l’energia dell’avversario si dissolvesse in un vuoto privo di resistenza. Questo è spesso descritto come una sorta di “scudo invisibile”, che rende inefficace l’attacco dell’avversario.
A livello avanzato, queste due qualità – ricezione ed emissione – devono fondersi in un unico processo fluido. Non esiste più una separazione tra l’assorbire e il rilasciare, ma entrambi avvengono contemporaneamente e senza soluzione di continuità. Questo segna un livello superiore di comprensione e applicazione del peng jin.
4° livello – 松淨 Song Jing – Chiarezza
Il quarto livello rappresenta il culmine dei primi tre livelli di song. A questo punto, il praticante ha sviluppato una profonda padronanza dell’apertura, dell’affondamento e della dissolvenza, e ciò porta alla chiarezza. Questo livello è considerato la “realizzazione” dei principi fondamentali del Taijiquan.
Quando si raggiunge Song Jing, le capacità di ricezione e rilascio dell’energia diventano del tutto naturali, senza alcun bisogno di utilizzare la forza muscolare (li). Tutti i movimenti sono caratterizzati da una fluidità che nasce da una profonda comprensione del corpo e del qi. In questa fase, si dice che il praticante abbia “attraversato il Cancello del Taiji” (dal quale proviene il nome della scuola di Tai Chi Taiji Gate), un concetto simbolico che rappresenta il superamento delle barriere interne ed esterne.
La chiarezza si manifesta anche nella mente: il praticante è in grado di percepire con precisione il flusso del qi, le tensioni residue e le interazioni con l’energia dell’ambiente e degli avversari. Questa capacità di percezione e controllo del qi consente al praticante di muoversi con leggerezza, precisione e potenza, pur mantenendo un rilassamento completo.
5° livello – 松通 Song Tong – Penetrazione
Con il quinto livello di song, si raggiunge una profondità ancora maggiore: il qi e il song non solo permeano il corpo, ma iniziano a penetrarlo completamente, attraversando ogni canale energetico, cellula e tessuto. Questa condizione è descritta dai termini cinesi song tong, che possono essere tradotti come “passare attraverso” o “penetrare”.
In questa fase, il praticante sviluppa una sensibilità estrema al qi, che permette di dirigere l’energia con una precisione assoluta, sia all’interno del proprio corpo sia all’esterno. Ogni movimento diventa un’espressione completa dello yin e dello yang, che si alternano liberamente in ogni punto del corpo, fino al livello più sottile.
Dal punto di vista marziale, questo livello conferisce al praticante un controllo completo non solo su se stesso, ma anche sull’avversario. Il qi può essere diretto nel corpo dell’altro, penetrando nei suoi tessuti e interrompendo la sua struttura interna. Questo controllo rende l’avversario vulnerabile, come se fosse un burattino nelle mani del praticante.
Le cinque qualità fondamentali del Taijiquan trovano qui la loro massima espressione: apertura, rilassamento, stabilità, fluidità e forza interna. Fare tuishou (le “mani che premono”) con un praticante che ha raggiunto questo livello significa sperimentare una perdita completa di controllo, poiché il suo qi guida ogni movimento.
Va però sottolineato che anche una piccola differenza nel livello di rilassamento tra due praticanti può determinare il dominio di uno sull’altro, indipendentemente dal raggiungimento formale del quinto livello.
6° livello – 松空 Song Kong – Vuoto
Il sesto livello di song rappresenta la piena realizzazione del principio del vuoto. In questa fase, il corpo del praticante diventa così rilassato e raffinato che sembra perdere la sua sostanzialità. Questo stato viene descritto come il raggiungimento di una condizione in cui lo yin e lo yang sono perfettamente bilanciati, creando una sinergia che trascende la dualità.
Il termine “vuoto” (kong) non deve essere frainteso: non si tratta di assenza, ma piuttosto di una condizione in cui il corpo è così libero da tensioni e blocchi che ogni movimento e interazione avvengono senza sforzo. Il qi fluisce in modo così naturale che il praticante sembra agire senza forma, come se il suo corpo fosse puro spirito.
Alcuni hanno definito questa abilità come “forza del vuoto” (empty force), ma tale concetto è spesso frainteso. Non si tratta di magia, ma di una padronanza così avanzata del qi e del song che l’avversario percepisce il corpo del praticante come inconsistente, pur essendo incredibilmente stabile e potente.
In questa fase, il Taiji raggiunge la sua massima espressione: il praticante diventa l’incarnazione del wuji (vuoto primordiale), da cui emergono lo yin e lo yang. È il culmine della pratica, dove ogni movimento, ogni gesto e ogni intenzione sono completamente in armonia con il Dao.