Niu Chun Ming

Breve biografia

Niu Chun Ming (牛春明), anche trascritto Niu Chunming, è stato un noto ed esperto praticante di arti marziali e Maestro di Taijiquan del passato.
Il Maestro Niu Chun Ming nacque nel 1881 e fu amico e allievo di Yang Jinghu (楊健侯), figlio di Yang Fugui (杨福魁), fondatore dell’omonimo stile di Taijiquan.

Niu Chun Ming fu anche allievo del figlio di Yang Jinghu, ovvero Yang Chengfu (杨澄甫), creatore della forma Da Jia Liu Lu, ovvero Grande Forma Sei Sezioni, nota oggi ai più con il nome di “forma 108” o “forma 85”.


Curiosità

Niu Chunming era uno dei tre xuan*, “studenti selezionati” esterni alla famiglia (Yang). Egli apprese direttamente da Yang Jianhou e venne investito dell’incarico in seguito al Bai Shi (拜師).

* Allievi esterni alla famiglia ai quali si insegna tutto lo stile in quanto divenuti discepoli della famiglia.


Niu Chun Ming aiutò Yang Chengfu nell’insegnamento al Parco Zhongshan per ordine di Yang Jianhou e dopo la morte di Yang Jinhou, divenne il primo discepolo di Yang Chengfu. A questo punto ricevette l’incarico di gestire le lezioni quotidiane che si tenevano nella prima scuola di Pechino aperta al pubblico, fondata dallo stesso Yang Chengfu.

In seguito Niu Chunming si stabilì a Hangzhou (杭州) e dopo la liberazione della Cina (seconda guerra mondiale), il premier Zhou En Lai (周恩来) organizzò per lui l’incarico di insegnante di Taijiquan del presidente  Mao Zedong (毛澤東).


Il video

Il breve video mostrato in questa pagina è un documento molto importante e mostra il Maestro Niu Chunming mentre esegue alcuni movimenti della “Grande Forma” standard della famiglia Yang.
Questa è l’unica testimonianza video che mostra come dovevano essere (probabilmente) le posture e i movimenti originali, tra quelli insegnati pubblicamente, da Yang Chengfu. È comunque da considerare il fatto che durante le riprese di questo video (1961) il Maestro Niu Chunming aveva già 80 anni, cosa che non pregiudica la validità della splendida esecuzione ma che comunque può dare l’indicazione che i movimenti mostrati non fossero esattamente gli stessi di Yang Chengfu.
In ogni caso è l’unico video di un allievo interno della famiglia Yang, contemporaneo di Yang Jianhou, Yang Chengfu e Yang Shaohou. Un aspetto non da poco.
Un altro fattore da considerare guardando il video è che nella fase di digitalizzazione del nastro originale si è alterata la velocità. I movimenti del video originale saranno apparsi più lenti, fluidi e privi di scatti.


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Aneddoto

Racconto di Chen Yao Ting

«Durante la settimana Niu Chun Ming insegnava il Taijiquan in un giardino a West Lake (西湖). Il suo insegnamento era molto severo, esigente e meticoloso. Ricordo un episodio particolare: un giorno un uomo di mezza età si piego sulle gambe durante la pratica dei passi. Il Maestro Niu gli disse di non accovacciarsi, ma l’uomo continuò nel suo fare. In modo stizzito il Maestro Niu puntò il dito verso il gabinetto vicino e disse: “Vai ad accovacciarti lì”. A quel punto l’uomo si inginocchiò per scusarsi dell’errore e il Maestro disse con tono scherzoso: “se vuoi inginocchiarti, torna a casa e inginocchiati con tua moglie nella camera da letto, non hai bisogno di inginocchiarti con me”.
Non potrò mai dimenticare questo avvenimento che mi consentì di capire la differenza tra accovacciato/abbassato sulle ginocchia e rilassato nella vita e nei fianchi. Mi è stato di grande aiuto durante il mio apprendimento del Taijiquan».

Niu Chun Ming

Insegnamenti di Niu Chun Ming sui principi di Yang Chengfu

Tra i 13 principi del Taijiquan di Yang Chengfu vi è “contenere il torace e sollevare la schiena”, in cinese han xiong ba bei (涵胸拔背).

Han xiong ba bei  significa mantenere un senso di contenimento interno, con la cavità toracica rilassata, vuota (non collassata) e contenuta, né sporgente in avanti né incavata all’indietro. Le spalle in tal modo protendono leggermente avanti e le clavicole, lo sterno e i muscoli pettorali affondano e scendono, agevolando l’affondamento del qi nel dantian (che letteralmente significa “campo del cinabro” ed è un’area interna situata nel basso ventre).

La capacità di contenere il torace, in cinese han (含), permette al movimento del qi di essere guidato dalla mente (in cinese yi xin xing qi). Se il torace non è contenuto, il qi invece fluttua facilmente verso l’alto, causando tensione mentale (jing-shen) e questo influenza la respirazione regolare. Pertanto, è necessario contenere il petto. Tuttavia, contenere il torace non significa che questo deve essere concavo (rientrato all’inerno).
Quando si contiente il torace si permette ai polmoni di aprirsi e chiudersi ritmicamente e anche questo aspetto agevola la discesa del qi nel dantian.

Sollevare o alzare la schiena invece significa che questa non deve sporgere all’indietro ma rimanere dritta, ciò permette al qi di aderire ad essa e di raccogliersi in essa. Questo può generare una sensazione di calore e dare un senso di energia (un sensazione di qi o qi gan). Inoltre, sollevare la schiena permette alla colonna vertebrale di seguire la sua naturale curvatura fisiologica, nello specifico si tratta di un leggero sollevamento verso l’alto a partire dalla settima vertebra cervicale.

Saper contenere il torace nella parte anteriore e sollevare la schiena nella parte posteriore permette di coordinare e uniformare i movimenti di tutto il corpo. A questo punto la colonna vertebrale può generare forza elastica come il cordino di un arco quando rilascia una freccia (un potere che nel Taijiquan è detto fa fang e/o fa jin), come descritto nei Classici: “La forza viene rilasciata dalla colonna vertebrale”. Ovvero li you bèi fa (力由背发).

Infine, grazie alla forza immagginaria della corona della testa, che viene sospesa dall’alto delicatamente come da un filo invisibile (xu ling ding jin o “appendere il capo”), la schiena si solleva naturalmente, mantenendo la colonna vertebrale verticale e assicurando la circolazione del qi senza ostacoli nel Vaso Governatore (Du Mai).

“Appendendo” correttamente la corona del capo, contenendo il torace e sollevando la schiena, il corpo si percepisce leggero e agile (che è lo scopo dell’allenamento del Taijiquan).

Han xiong ba bei i si completano a vicenda e richiedono un’esplorazione individuale e una comprensione graduale di quanto appena letto.

 

 

Written by

Valerio Bellone

Valerio Bellone studia e fa continua ricerca sul Taichi Chuan, il Qi Gong e la Meditazione. È autore del primo e unico saggio mai scritto in italiano sui primi tre Classici del Taijiquan cinesi.
Il suo percorso inizia con il wushu moderno e successivamente si sposta alla fonte della tradizione del Taiqjiuan studiando inizialmente lo stile di Cheng Man Ching e successivamente lo stile madre originale della famiglia Yang.
Tiene regolarmente corsi di Taichi, Qi Gong e Meditazione nella città di Palermo e scrive articoli di divulgazione su queste materie.