Premessa
Nell’immaginario collettivo moderno, si tende a pensare che una spada sia tanto più letale quanto più grande è la sua lama. Questa convinzione nasce dall’inclinazione a lasciarsi impressionare da ciò che appare imponente e spettacolare. Tuttavia, questa idea è errata: le armi da taglio storiche sono state progettate con dimensioni, aree di taglio, forme, pesi e impugnature diverse, ciascuna studiata per rispondere a specifiche esigenze. Per esempio, una spada usata in un duello del primo Rinascimento – il duello, nato in Italia, si è poi diffuso in Francia, Spagna e nei paesi anglosassoni grazie agli emigranti italiani – era molto diversa da una spada progettata per le battaglie da campo, dove era necessario perforare armature talvolta pesanti come quella a piastre del tardo Medioevo.
Non è mai esistita una “spada definitiva”, cioè perfetta per qualsiasi contesto. Tuttavia, l’idea di crearne una ha ispirato secoli di ricerca, spingendo armaioli di ogni epoca a progettare strumenti sempre più efficaci. Detto questo, è innegabile che le spade cinesi lunghe, con le loro grandi e ampie lame, siano state percepite come temibili sui campi di battaglia, risultando utili in diversi scenari.
Queste spade, grazie alla loro efficacia, sono entrate a far parte del patrimonio armiero cinese fin dall’antichità e sono rimaste in uso fino al XX secolo. Curiosamente, alcune di queste spade precedettero e ispirarono la produzione della celebre katana giapponese, ma questa a sua volta influenzò una nuova produzione di modelli di spade cinesi in un secondo momento.
Nell’articolo seguente verranno presentate le otto principali spade lunghe cinesi, con lame superiori ai 75 cm, spiegandone usi e origini.
Molti artisti marziali, raggiunto un certo livello di abilità nelle forme di combattimento a mani nude, rivolgono la loro attenzione alle tecniche con le armi. Ma quale arma scegliere? In 5000 anni i cinesi hanno sviluppato una vasta gamma di armi, nate per scopi diversi. Quali sono questi scopi? Qual è la loro storia? Quale arma è giusta per ognuno?
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Breve storia delle spade lunghe cinesi
La prima testimonianza delle spade lunghe cinesi risale alla dinastia Qin, come dimostrano i reperti trovati nella tomba dell’Esercito di Terracotta. Qui sono state rinvenute spade di bronzo a due mani, caratterizzate da lame e impugnature più lunghe. Tuttavia, l’efficacia strategica di queste armi cominciò a emergere sistematicamente durante la dinastia Han.
In questo periodo, i fabbri cinesi perfezionarono il trattamento termico differenziale, applicando uno strato di argilla per raffreddare alcune parti della lama a velocità diverse. Questo processo consentì la creazione delle prime spade lunghe, caratterizzate da bordi estremamente duri e affilati.
Con il tempo, la spada a due mani divenne un elemento centrale nella difesa dell’Impero cinese, specialmente durante le dinastie Tang e Song. In queste epoche, tali armi venivano spesso utilizzate insieme a una spada corta secondaria: potevano essere brandite con una mano, in combinazione con uno scudo, oppure a due mani per infliggere colpi devastanti. Molti spadoni avevano impugnature della stessa lunghezza della lama, conferendo loro una potenza simile a quella delle armi ad asta, come le alabarde.
Con l’avvento e il predominio delle forze di cavalleria, le grandi spade a due mani persero gradualmente rilevanza. Tuttavia, durante la dinastia Ming, queste armi tornarono in auge, migliorate per fronteggiare gli invasori del nord e i pirati costieri.
Oggi, le spade lunghe cinesi trovano il loro principale utilizzo come oggetti ornamentali ed estetici, realizzate spesso in acciaio di Damasco anche se recentemente è iniziata una nuova produzione di armi vere, utilizzate dagli appassionati di arti marziali per l’esecuzione di tagli.
Di seguito la lista di tutte le spade cinesi con le foto, i dettagli, le specificità e la storia.
1. Han Jian: la spada della dinastia Han
Progettata durante la dinastia Han, da cui prende il nome, la Han Jian fu la prima spada cinese abbastanza lunga con una lama in acciaio. Questa spada si rivelò estremamente efficace e venne utilizzata in battaglia in una varietà di scenari. Storicamente, è considerata un’arma da guerra versatile, mentre oggi trova impiego come strumento di addestramento in diverse arti marziali cinesi. Le dimensioni tipiche di questa spada variavano tra gli 86 e i 120 cm.
La Han Jian discende dalla progettazione della precedente spada Longquan e si caratterizza per essere una spada dritta con lama a doppio filo (o doppio taglio), un design particolarmente apprezzato nella Cina antica. Tuttavia, la sua produzione era costosa e padroneggiarne l’uso richiedeva tempo e addestramento intensivo. Questo portò le forze armate cinesi a preferire una spada più pratica ed economica: l’Han Dao, dotata di una lama a filo singolo (un solo lato tagliente).
Nonostante il suo declino come arma militare, il Jian, sia nella versione corta che lunga, rimane la spada cinese più iconica. Oggi, il suo utilizzo è particolarmente diffuso nel Taijiquan e in altre discipline marziali, dove viene studiato e praticato come simbolo di equilibrio e armonia. (Per ulteriori approfondimenti, vedi l’articolo sulla spada cinese Jian).
2. Shuangshou Jian: la spada a due mani della dinastia Han
Il primo tipo di spada Jian tradizionale concepito per l’uso a due mani fu lo Shuangshou Jian, sviluppato durante la dinastia Han grazie ai progressi tecnologici nella metallurgia delle armi. Questa spada, più lunga rispetto ai modelli precedenti, misurava generalmente tra i 120 e i 155 cm, rendendola un’arma potente e versatile.
Lo Shuangshou Jian era caratterizzato da una lama a tutto codolo e un’anima in acciaio al carbonio. Questo particolare design combinava bordi più flessibili con un’anima rigida e resistente, garantendo un perfetto equilibrio tra forza e flessibilità. Questa configurazione conferiva alla spada una notevole efficacia sia nei colpi di penetrazione che nei tagli.
Con un addestramento adeguato, il maneggio dello Shuangshou Jian permetteva persino di abbattere la cavalleria nemica, dimostrando la sua letalità sul campo di battaglia. Questo modello rappresenta un esempio dell’evoluzione tecnologica e strategica delle armi cinesi durante l’epoca Han.
3. Dan Dao: la sciabola singola cinese
Nonostante il termine Dan Dao significhi letteralmente “sciabola singola”, esso può riferirsi a diverse tipologie di spade lunghe cinesi. Questa denominazione si è sviluppata poiché tali armi venivano spesso utilizzate in combinazione con uno scudo, enfatizzandone la versatilità in combattimento. Si ritiene che il termine sia apparso per la prima volta durante la dinastia Ming, un periodo caratterizzato da un aumento significativo dell’attività dei pirati giapponesi lungo le coste orientali della Cina. La lunghezza tipica del Dan Dao era di circa 110 cm.
È interessante notare che la storia delle spade giapponesi trova le sue origini in Cina, dove i giapponesi appresero dai fabbri cinesi l’arte della tempra differenziale, un processo che conferisce alla lama bordi duri e resistenti. Successivamente, nel periodo Heian (782-1180), le spade giapponesi evolvettero assumendo la caratteristica forma ricurva che le contraddistingue tuttora.
4. Zhanmao Dao: la spada lunga leggendaria
5. Chang Dao: la grande spada del generale Qi Jiguang
Il Chang Dao è una maestosa spada a due mani, simile alla Zhanmao Dao, progettata dal leggendario generale cinese Qi Jiguang per contrastare i pirati giapponesi Wokou. Questi pirati rappresentavano una minaccia costante per i commercianti e le autorità costiere cinesi, così come per altre regioni come Corea e Indonesia, durante il XIII e il XVI secolo, con frequenti incursioni lungo le coste.
La Chang Dao è una spada in acciaio dotata di un manico lungo e una lama curva imponente, pensata per essere brandita con entrambe le mani. Era impiegata strategicamente in battaglia, sia lungo i fianchi delle formazioni che in prima linea, fungendo da arma d’assalto per rompere le fila nemiche. Grazie alla sua lama curva, lunga tra i 120 e i 180 cm, si rivelava particolarmente efficace per attacchi taglienti potenti, diventando uno strumento devastante nelle mani dei guerrieri addestrati.
6. Wo Dao: la sciabola ispirata alla katana
Il Wo Dao è una spada lunga cinese, spesso descritta come una sciabola in stile giapponese, modellata sulle spade dei samurai, in particolare la celebre katana. Pur non essendo imponente come altre spade menzionate, il Wo Dao si distingueva per la sua forza e, quando forgiato con acciaio ad alto tenore di carbonio, poteva diventare un’arma estremamente efficace nei colpi di taglio.
Questa spada nacque in Cina tra il XIV e il XV secolo, in seguito al contatto con i pirati giapponesi che infestavano le coste orientali. Con una lunghezza compresa tra i 100 e i 120 cm, il Wo Dao era versatile e trovò utilizzo anche nei secoli successivi. Nel XX secolo, vennero introdotte modifiche significative che lo trasformarono nel Miao Dao, una versione evoluta di questa storica spada cinese.
7. Miao Dao: la spada lunga moderna
Il Miao Dao è una spada lunga cinese con radici che si intrecciano sia con il Chang Dao che con il Wo Dao, ma è una creazione del XX secolo. Questa spada, realizzata in acciaio inossidabile, è principalmente utilizzata nell’ambito delle arti marziali per scopi ludici, di addestramento, e come oggetto ornamentale.
Il Miao Dao presenta una lama lunga leggermente curva, unita a un manico a due mani dotato di un piccolo pomo e una guardia arrotondata, che richiama lo stile giapponese. Le sue dimensioni, comprese tra i 120 e i 140 cm, la rendono una spada maneggevole e non eccessivamente grande. Grazie a questa configurazione, il Miao Dao è ideale sia per eseguire colpi di taglio potenti che per effettuare affondi rapidi e precisi.
8. Da Dao: la sciabola a due mani della Cina moderna
Il Da Dao è una sciabola a due mani che rimase in uso fino al 1945, spesso impiegata in combinazione con truppe equipaggiate anche con il Miao Dao. Nonostante fosse generalmente più corta rispetto ad altre spade menzionate, il Da Dao era una potente arma da combattimento.
I modelli di questa sciabola misuravano tipicamente tra i 90 e i 100 cm, rendendola versatile e adatta sia a colpi rapidi che a potenti fendenti, grazie alla sua struttura compatta e maneggevole.
Altre sciabole cinesi a una mano: armi versatili e funzionali
Le sciabole Dao cinesi non raggiungevano sempre le dimensioni imponenti delle spade citate in precedenza, ma erano comunque armi sufficientemente lunghe da risultare efficaci. La maggior parte di esse era progettata per l’uso con una sola mano, spesso in combinazione con uno scudo durante il combattimento a piedi o per eseguire fendenti mentre si era a cavallo.
Quasi tutte le sciabole Dao, escluse le sei principali descritte in questo articolo, appartengono a questa categoria. Tra queste spiccano esempi come il Niuwei Dao, il Yanmao Dao, il Liuye Dao e lo Yanchi Dao. La lunghezza di queste sciabole a una mano variava generalmente tra i 75 e i 110 cm, conferendo loro una versatilità che le rese popolari in diversi contesti bellici.
Jian e Dao: le spade principali della tradizione cinese
Nella tradizione cinese, i due principali tipi di spade utilizzate dall’antichità fino all’epoca moderna sono il Jian e il Dao, entrambi disponibili in versioni corte e lunghe. Le spade lunghe, in particolare, erano strumenti indispensabili sul campo di battaglia. Sebbene oggi siano principalmente impiegate nell’addestramento delle arti marziali ludiche, è importante ricordare che il loro uso originale avveniva in battaglie reali e sanguinose.
La notevole lunghezza di queste spade permetteva di abbattere con efficacia i cavalli nemici, mentre le loro lame erano progettate per penetrare anche le robuste armature in cuoio o metallo. Oltre alla loro funzionalità letale, il solo aspetto delle spade lunghe esercitava un effetto intimidatorio sui nemici, specialmente su coloro che non disponevano di armi simili.