tui shou di yang chengfu

Chengfu Gong (il Maestro Yang Chengfu) una volta disse: “Ci sono molti praticanti di Taijiquan in questo mondo, dovresti imparare a distinguere i diversi “sapori”: ci sono quelli veri e quelli che mescolano il taijiquan con altro.
Nel vero praticante di Taijiquan le braccia sembrano come delle sbarre di ferro avvolte nel cotone. Le braccia all’esterno sembrano morbide, ma praticando il tui shou (mani che premono) le sentirai piuttosto pesanti.
Quando il vero praticante di Taijiquan usa l’energia (Na) sentirai che il suo tocco è molto leggero, ma non potrai comunque resistere alla sua forza.

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Quando l’energia (Fang) viene rilasciata, questa è veloce come le munizioni lanciate da una catapulta, ma senza dover compiere il minimo sforzo. L’avversario sente un movimento leggero sul suo corpo senza provare dolore, ma viene respinto a 1 Zhang di distanza (circa 3 metri).
Il vero praticante di Taijiquan non afferra il suo avversario usando le mani (le dita), piuttosto si attaccherà delicatamente sugli avversari facendoli sentire come se fossero incollati. Questo è molto fastidioso per chi lo riceve. In questo stato l’avversario scoprirà di non poter fuggire e di essere completamente controllato. Questo è il vero e genuino Taijiquan.
Questo è il vero e genuino Taijiquan. Se usi la forza brusca per premere o spingere un avversario, sebbene tu possa controllarlo o spingerlo via, è inevitabile che ti sentirai teso e anche l’avversario sentirà dolore; tale spinta (o colpo) non sarà nitida. Al contrario, se cerchi di afferrare un esperto di Taijiquan con la forza, è come cercare di catturare il vento o le ombre, la tua forza cadrà nel vuoto. È come se calpestassi una zucca che galleggia sull’acqua sulla quale non puoi applicare alcuna forza. Questa è l’idea del vero Taiji.

“Yang Taiji is One Family Across the Straits” di Qu Shijing.
“杨氏太极两岸一家 – 瞿世镜”

Dettato da Yang Cheng Fu
Redatto dal suo allievo Chen Wei Ming
Tradotto in italiano dall’inglese da © Valerio Bellone

Written by

Valerio Bellone

Valerio Bellone studia e fa continua ricerca sul Taichi Chuan, il Qi Gong e la Meditazione. È autore del primo e unico saggio mai scritto in italiano sui primi tre Classici del Taijiquan cinesi.
Il suo percorso inizia con il wushu moderno e successivamente si sposta alla fonte della tradizione del Taiqjiuan studiando inizialmente lo stile di Cheng Man Ching e successivamente lo stile madre originale della famiglia Yang.
Tiene regolarmente corsi di Taichi, Qi Gong e Meditazione nella città di Palermo e scrive articoli di divulgazione su queste materie.