L’articolo che segue è il quarto di una serie utile a comprendere i processi e i metodi interni reali del Taijiquan. A tal proposito, prima dell’articolo qui presente, potresti leggere: 1) Il vero qi nel contesto del Taijiquan – 2) Shen, yi, qi nel Taijiquan e nel Qi Gong – 3) La catena di comando shen-yi-qi-corpo
Premessa
La tua “mente scimmia” (xin yuan, 心猿) è la conversazione (o il brusio) di sottofondo perennemente presente nella tua vita. Non sempre questa “conversazione” ha un senso logico, talvolta è molto rumorosa e altre volte più silenziosa, ma è comunque presente. È un “rumore” che abita nel passato, ti proietta nel futuro e giudica/classifica il presente in base alle esperienze passate e alle aspettative future. La tua mente scimmia (da ora MS) interrompe la catena di comando che dovresti adoperare nel Taijiquan, ovvero shen-yi-qi-corpo e questo ti rende inefficace (o falso) in questo tipo di pratica. Il flusso di questa catena di comando non richiede forza ma necessita di segnali limpidi. E la tua MS corrompe o interrompe costantemente questi segnali.
Nella pratica
Quando i principianti eseguono il secondo movimento della forma “taiji qi shi” (太极起势), ovvero “inizio del taiji” – movimento comunemente noto come “alzare le mani” – lasciano che la loro MS interrompa la catena di comando di shen-yi-qi. Per fare questo movimento nel modo corretto non bisognerebbe mai usare la forza bio-meccanica ma piuttosto si deve proiettare yi-qi…
Adoperando yi-qi, invece di alzare le braccia attraverso la muscolatura delle spalle, si estende il fuoco della mente subconscia (Yi) attraverso il “cuore” (mente conscia – Xin). Questo non significa che i muscoli vengono annullati, piuttosto vuole dire che i muscoli non si attivano in modo diretto ma seguono passivamente il lavoro fatto attraverso Yi, che muove Qi, che muove il corpo. Nel caso del Taijiquan, facendo un’analogia con un’automobile, i muscoli non sono il “motore” del movimento ma più che altro sono simili a un “telaio” a supporto dell’intero veicolo. La tua MS è l’ostacolo più grande per questo tipo di lavoro con il corpo, che prevede una muscolatura “passiva”. Se, ad esempio, hai dei dubbi sul fatto che puoi muoverti senza attivare i muscoli in modo diretto, inizierai da subito a fare affidamento su di loro e fallirai, rompendo la sequenza di comando shen-yi-qi-corpo.
Secondo la mia esperienza di insegnamento, l’aspetto più impegnativo con la pratica del Taijiquan del Qi Gong e della meditazione è quello di abbandonare la MS. Ma quando gli studenti praticano il tuishou (“mani che premono”) senza resistere ai partner e senza competere a vicenda, la maggior parte di loro riesce a espandere Xin – almeno in parte – facendo muovere come conseguenza naturale il Qi e il corpo in modo più fluido. Tuttavia, non appena qualcuno inizia a premere in modo più aggressivo, la MS entra nuovamente in gioco, portando nel praticante paura, dubbi, insicurezza e quindi stagnazione del Qi. A questo punto, una volta sotto pressione, in genere il principiante ricorre nuovamente alla forza fisica, che inevitabilmente sarà fallibile, causando ancora più paura e insicurezza. Un circolo vizioso che porta tutto l’allenamento nuovamente al livello 0, spingendo gli studenti a tornare a quel che è più semplice o comodo, ovvero affidarsi alla MS e alle sue risposte naturali fatte di forza muscolare, velocità e riflessi. Per questo motivo la pratica del tuishou per un lungo periodo andrebbe fatta in modo controllato e delicato sin quando lo studente prende sicurezza nel lavoro con il “vero Yi”.
Takuan Soho (1573-1645), un monaco Zen le cui opere influenzarono sia Miyamoto Musashi che Yagyu Munenori, così come innumerevoli Arti Marziali e personaggi politici, affermò che:
Quando lo spadaccino si avvicina al suo avversario, non pensa all’avversario, né a sé stesso, né ai movimenti della spada del suo avversario. Sta semplicemente lì con la sua spada, senza alcun pensiero o strategia. Obbedisce esclusivamente ai comandi del suo subconscio. Lo spadaccino deve rinunciare alla sua posizione di possessore della spada. Non usa le sue mani per far oscillare la spada. Il suo subconscio è colui che colpisce.
In un articolo sull’American Journal of Neuroradiology intitolato “The Mind’s Eye: Functional MR Imaging Evaluation of Golf Motor Imagery“, di Jeffrey S. Ross, viene concluso che c’è una diminuzione dell’attivazione cerebrale con l’aumento del livello di abilità. Dal punto di vista della catena di comando shen-yi-qi-corpo, si devono quindi allenare le cose corrette fino a quando sarà necessario uno sforzo cosciente minimo. Passare quindi da “yi cosciente” a “vero yi”. Durante le applicazioni marziali si deve quindi imparare a mantenere la MS tranquilla, così che non interferisca con ciò che facciamo. A tal scopo il corpo deve essere ben allenato così da seguire fedelmente i segnali dell’yi-qi che devono essere inequivocabili. Shen deve essere quindi calmo e responsabile. Ciò detto, concentrarsi sull’estensione del proprio Yi si lega alla fase dell’allenamento.
Dato che durante uno scontro tutto accade velocemente e muta rapidamente non si ha certo il tempo di scegliere quali sono le tecniche migliori da eseguire e le azioni da poter fare passo dopo passo. Per questo motivo tutto deve diventare automatico al punto che non è necessario alcun pensiero per eseguire nulla di premeditato. Quindi lo scopo è di trasformare la propria natura da MS a una nuova mente più elevata. Come dico spesso, trasformarsi da esseri umani a esseri Taiji (esseri yin-yang), con riferimento alle qualità che si sviluppano attraverso il Taijiquan.
Una volta abbracciata la nuova natura Taiji non si ha bisogno di pensare ad estendere il proprio yi-qi e tutto avverrà automaticamente. Se per ipotesi si potesse collegare uno scanner cerebrale a qualcuno che fa un’arte marziale interna e a qualcuno che fa un’arte marziale esterna si noterebbe che durante i movimenti del professionista dell’arte interna c’è una diminuizione di attività cerebrale (ergo: un rilassamento profondo) mentre nel professionista di uno stile esterno c’è un aumento di attività che gradualmente porta a un “surriscaldamento”, a un “sovraccarico”. Il motivo per il quale molti pugili o combattenti di stili simili al pugilato dopo un po’ di anni hanno diversi problemi neurologici è dato da due fattori. Il principale sono i colpi ricevuti per lungo tempo alla testa e il secondo motivo è che il loro modello di allenamento porta a una sorta di “infiammazione” della loro attività cerebrale connessa a un movimento fisico da MS. Ovviamente questo non deve impaurire chi pratica questi sport come dilettanti, ma dovrebbe far riflettere chi pratica questo tipo di attività per 3 o più ore al giorno.
La natura dei pensieri e del pensare
Il pensiero è fondamentale quando si tratta di apprendere, pianificare e analizzare. Ad esempio, nella fase di apprendimento del Taijiquan si imparano moltissime cose nuove che richiedono un lavoro mentale molto focalizzato e concentrato. La nostra capacità di pensiero – la capacità cognitiva – è una componente fondamentale della nostra evoluzione e abbiamo bisogno di pensare coscientemente per imparare dai nostri errori. Tuttavia, questo diventa un problema quando ostacola la nostra capacità di portare a termine esecuzioni che necessitano di rapidità. E per tenere sotto controllo la MS si deve comprendere la natura dei pensieri.
Mentre scrivo, inizio a pensare: “… voglio mangiare degli gnocchi con il pesto durante questa umida giornata di inverno. Ma ho dimenticato che avrei dovuto fare colazione con la mia amata moglie, quindi immagino che cenerò con lei in quella bella enoteca vicino casa del quale non riesco mai a ricordarne il nome. Infine penso che più tardi andrò nel negozio di elettronica per prendere alcuni cavi che mi servono per collegare la videocamera al computer per il corso online che tengo su TaijiGate“.
Adesso analizziamo i suddetti processi cognitivi messi in atto:
- Fame (stimolazione fisiologica) e andare in cerca di cibo (risposta automatica).
- Immaginando cosa potrei mangiare ho considerato ciò che potrebbe avere un buon sapore (desiderio e quindi accesso alla memoria).
- Mi ricordo di un pacco di gnocchi freschi in frigorifero e avviene la formulazione del pensiero: “adoro questa marca” (connessione con un’esperienza precedente).
- Quindi penso di cucinare la pietanza e di mangiarla. Ricordo di odore e sapore buono (giudizio con l’aggiunta di una esperienza utile a rafforzare la convinzione che gli gnocchi del marchio X sono ottimi).
- Inserimento di un pensiero allerta: mi ricordo che dovrei fare colazione con mia moglie (lieve senso di colpa per il pensiero precedente, vissuto come egoistico), quindi innesco di un nuovo pensiero utile a spostare l’impegno con mia moglie alla cena nell’enoteca della quale non ricordo il nome (proiezione nel futuro sulla base del momento presente e pulizia del senso di colpa, più ulteriori accessi a esperienze precedenti, ovvero lavoro sulla memoria).
- Nuovo inserimento di pensiero allerta: pianificazione per acquistare dei cavi in un negozio di elettronica nel quale in precedenza avevano ciò di cui avevo bisogno (altra proiezione nel futuro in base a una esperienza del passato).
Come si può notare, alcuni semplici pensieri possono essere guidati da una serie di motivi e processi contorti. E questo esempio aiuta a capire quanto contorta sia la MS.
Metodi pratici per ridurre al minimo la tua mente da scimmia
Quando inizi ad osservare i tuoi pensieri, noterai che passi la maggior parte del tuo tempo ad accedere ai ricordi, a confrontarli e quindi ad aggiungere e rafforzare le tue teorie e le tue storie. Scoprirai che la tua valutazione degli eventi attuali si basa sui tuoi ricordi e sulle tue esperienze personali che sono soggettive e non oggettive. Prendendo come esempio la comune “rabbia da strada”, ti basta pensare a quando sei infuriato/a con il conducente dell’autovettura davanti a te, mentre giudichi la sua modalità di guida in contrasto a quel che credi essere giusto, ovvero in contrasto con quel che è basato su ciò che sei stato condizionato/a a pensare essere appropriato.
I condizionamenti sono una forma di memoria. Le nostre previsioni di eventi futuri vengono effettuate utilizzando le esperienze precedenti come quadro di riferimento. Ad esempio, potresti credere che un guidatore sia stupido e che possa causare un incidente perché hai già osservato che un certo tipo di guida ha portato a un incidente. Indipendentemente dal fatto che il guidatore che stai osservando nel traffico sia coinvolto in un incidente o meno, rafforzerai comunque la tua opinione a riguardo. Ovviamente, le emozioni giocano un ruolo; alcune sono innescate dai ricordi, altre dal giudizio sugli eventi presenti, altre ancora da previsioni future, altre ancora da sensazioni fisiologiche come il dolore o la fame e in altri casi sono paure riconducibili alla morte.
La tua MS conversa costantemente con sé stessa in sottofondo. Allo stesso modo, se ti dico di non pensare a un gatto rosa, ci penserai inevitabilmente. Se provi a smettere di pensare, sostituirai semplicemente i vecchi pensieri con quelli nuovi e la tua MS chiacchiererà sempre più forte. Piuttosto che mettere i pensieri sopra altri pensieri o provare a fare l’impossibile, ovvero mettere in stop il cervello, esercitati a osservare come i tuoi pensieri sorgono e svaniscono. Riconosci che la maggior parte dei tuoi pensieri è costruita da ricordi, giudizi sulle tue esperienze ed estrapolazioni dalla tua memoria.
Quando esegui una tecnica del Taijiquan o fai un altro tipo di compito/esercizio corpo-mente come la meditazione, il Qi Gong, lo Yoga, considera che la tua MS è come un rumore di fondo e il tentativo di fermarla non farà altro che esacerbare la situazione. Piuttosto, smetti di interpretare, rimuginare e nutrire la MS. In questo modo la MS si calmerà in modo naturale. Concentrati sul compito da svolgere – come ad esempio eseguire il giusto processo yi-qi durante la pratica del Taijiquan – e i pensieri svaniranno.
Quando pratichi quotidianamente nel modo corretto, non solo le tue abilità nel Taijiquan miglioreranno, ma otterrai anche più pace e produttività per la tua vita. Invece di perdere tempo a pensare che non hai tempo per sederti a meditare, mantieni il più possibile uno stato contemplativo durante la tua giornata.
PS – Le scimmie, non umane, sono molto più contemplative di noi umani e hanno molti meno problemi di quelli che in questo articolo sono stati riassunti e nominati sotto la categoria “mente scimmia”.