forme stile yang

Ogni conoscenza umana muta con il passare delle generazioni così da adattarsi ai tempi e alle persone che incontra lungo il cammino, usando queste come ponti utili a viaggiare nel tempo. Quel che non muta muore, viene perso o dimenticato.

PREMESSA

Come tutto il resto, anche le “forme” (sequenze codificate di movimenti) del Taichi con il passare dei secoli evolsero attraverso maestri che le assimilarono a loro volta dai chi li precedette. Questo è del tutto normale, a maggior ragione quando parliamo di un’arte corporea che il più delle volte si è tramandata per via fisica e orale.

Premettendo che nutro un immenso rispetto e senso di gratitudine nei confronti di chi ha creato, evoluto e tramandato il Taiji, spero di non risultare irrispettoso scrivendo quanto segue.

Bisogna riconoscere una verità storica (trasversale nella storia dell’intera umanità): un tempo la maggior parte delle persone non erano alfabetizzate.
Nella maggior parte dei casi i maestri di Taichi del passato (ovvero quelli che precedono la seconda metà del ‘900) erano dei contadini, poco istruiti e spesso analfabeti. Questo spiega le poche scritture e informazioni frammentate in merito al Taijiquan (arte marziale) che solo dalla seconda metà del ‘900 inizia a vivere sui libri, facendo emergere prove scritte della sua esistenza concreta.

Molti maestri di Taichi recenti (ma persino alcuni storici e studiosi cinesi) hanno narrato per lungo tempo che l’assenza di scritture antiche in merito al Taijiquan trovava risposta nella volontà di mantenere segreta la pratica. Questa è una falsità storica, figlia del tipico atteggiamento difensivo e senso di rispetto patriottico cinese.
Non è un caso che appena l’istruzione venne divulgata a una fetta di popolazione più ampia, iniziarono ad apparire decine di scritti, seguiti da altri mezzi di diffusione, quali la fotografia e i filmati. Dimostrando che in realtà c’è sempre stata la volontà di trovare soluzioni utili a tramandare quest’arte nel miglior modo possibile ai propri discepoli.
In effetti solo un pazzo paranoico ambirebbe a portare nella tomba quello che ha ricercato per un’intera vita, senza volerlo trasmettere a dei successori, nel modo più chiaro e comprensibile possibile.

In ogni caso questa effettiva scarsezza di materiale scritto antico, mista alla difficoltà di tradurre dal cinese arcaico all’inglese moderno, ha generato non poca confusione. E le lacune della conoscenza sono state talvolta riempite con storie create ad arte.

In questo specifico articolo riporto quindi alcune informazioni che possono aiutare a capire e fare chiarezza sulle differenze e le peculiarità delle forme codificate originali della famiglia Yang.

 

LE FORME DELLA FAMIGLIA YANG

Innanzitutto, dobbiamo fare chiarezza e separare le diverse forme, capendo che ognuna di esse ha delle varianti.
Esistono solo 2 forme originali nella famiglia Yang: la forma Da Jia (o Lian Jia) e la forma Xiao Jia (o Yong Jia)…

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Written by

Valerio Bellone

Valerio Bellone studia e fa continua ricerca sul Taichi Chuan, il Qi Gong e la Meditazione. È autore del primo e unico saggio mai scritto in italiano sui primi tre Classici del Taijiquan cinesi.
Il suo percorso inizia con il wushu moderno e successivamente si sposta alla fonte della tradizione del Taiqjiuan studiando inizialmente lo stile di Cheng Man Ching e successivamente lo stile madre originale della famiglia Yang.
Tiene regolarmente corsi di Taichi, Qi Gong e Meditazione nella città di Palermo e scrive articoli di divulgazione su queste materie.