chakra dantian

Vista la maggiore diffusione dello Yoga rispetto al Taichi, comunemente le persone hanno qualche informazione, per lo più generalista, in merito ai Chakra, mentre non hanno idea di cosa siano i Dantian. Persino i praticanti avanzati di Taijiquan molto spesso hanno idee abbastanza confuse sul concetto di Dantian.

Nel breve articolo che segue si darà qualche definizione e si cercherà di spiegare in modo semplice e sintetico cosa sono i Dantian e cosa hanno in comune con i Chakra. Per informazioni dettagliate e complete su ogni aspetto della pratica del Taijiquan, si consiglia vivamente l’acquisto del libro I tre Classici del Taijiquan di Wang, Wu e Li“.


Cosa sono i Chakra

Il termine Chakra può essere tradotto come “ruota”, “disco” o “cerchio” e sostanzialmente fa riferimento ai centri energetici del corpo.
Molte persone sanno che esistono 7 Chakra principali ma in realtà questi possono essere immaginati come 114 incroci o confluenze di nadi. Le nadi sono i canali del prana nel corpo energetico. Queste giunzioni sono chiamate Chakra perché incarnano il movimento da una dimensione all’altra. Dato che tali dimensioni sono 7 vengono generalmente indicate come i 7 Chakra.
Dei 114 chakra, due sono al di fuori del corpo fisico. Dei restanti 112, solo 108 possono essere effettivamente lavorati, i restanti quattro fioriscono come conseguenza. Il numero 108 si è manifestato nel sistema umano perché è un numero significativo nella creazione del sistema solare. La distanza tra la terra e il sole è 108 volte il diametro del sole. La distanza tra la terra e la luna è 108 volte il diametro della luna. Il diametro del sole è 108 volte il diametro della terra. E quindi, 108 è significativo in varie pratiche interne.

I Chakra risiedono nella nostra parte astrale, lungo la spina dorsale. La nostra parte astrale non è altro che il corpo energetico all’interno del corpo fisico. Difatti ogni parte del corpo fisico ha una corrispondente parte di corpo astrale. Ma dato che il corpo astrale/energetico non può essere visto, ha portato nel tempo a decine di teorie sulle forme dei Chackra, sui colori che irradiano, sulla dimensione che hanno e su molto altro ancora.

Dato che questo articolo non ha lo scopo di addentrarsi su una tematica così complessa come quella dei Chakra ci si limita a dire che ognuno di essi coincide con una ghiandola nel corpo fisico e poiché ogni Chakra si riferisce a specifici aspetti spirituali, emotivi, psicologici e fisici del nostro essere, si ritiene che il loro blocco o malfunzionamento possa portare a disturbi psicofisici leggeri o importanti. La consapevolezza e l’equilibrio cosciente di questi centri energetici, invece, si ritiene porti al benessere, a una buona salute e probabilmente ad altro…


Cosa sono i Dantian

Dantian, ovvero “campo” (tian, 田) del “cinabro” (dan, 丹) è un termine tecnico che fa riferimento a particolari aree del corpo energetico, utilizzate nelle pratiche per lo sviluppo del qi (energia della vita), nel Qi Gong, nella MTC (medicina tradizionale cinese) e nelle arti marziali interne. Il significato originale del termine è: coltivazione di una speciale medicina interna che dona salute e longevità.

Nel contesto del Taichi (scritto anche Taiji o Taijiquan) il Dantian è un’area in cui il qi viene concentrato durante la pratica della coltivazione e la maggior parte delle scuole tradizionali di Taijiquan afferma che sono tre i Dantian utili: il “dantian superiore”, shang dantian (上丹田), il “dantian mediano”, zhong dantian (中丹田) – in agopuntura VC-17 – e il “dantian inferiore”, xia dantian (下丹田) – in agopuntura VC-6. Questi sono connessi dagli 8 canali psichici e i 12 meridiani. Ma trattasi di un argomento che è troppo vasto e complesso per essere riassunto in un solo articolo. Pertanto, per chi volesse approfondire questo argomento, è consigliabile la lettura del libro Yoga Daoista.


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Dato che il Taijiquan è una manifestazione marziale delle pratiche coporee, energetiche, spirituali e filosofiche figlie della cultura daoista ed in parte anche di quella confuciana e buddhista, generalmente sono 3 i punti energetici ritenuti funzionali alla gestione del proprio essere in una dimensione di conflitto fisico-mentale con un avversario.
Al contempo il problema che caratterizza molte scuole di Taijiquan è che i tre Dantian sopra citati vengono adoperati soltanto a livello di snodo corporeo, anziché attrverso il loro alto livello energetico. Questo fa rimanere i praticanti a un basso livello rispetto alle enormi potenzialità della pratica del Taijiquan.

Differenze e/o somiglianze tra Dantian e Chakra

In realtà i Dantian del Taijiquan corrispondono ai Chakra dello Yoga e difatti la maestria della pratica energetica del Taijiquan prevede la lavorazione dei 7 Dantian principali più tutti gli altri snodi, per un totale di 108. Come in altre pratiche interne asiatiche, anche nel Taijiquan il numero 108 è da sempre ritenuto importante tra i Maestri che conoscono gli aspetti più profondi. Non a caso la nota forma di Taijiquan sistemizzata dal Maestro Yang Chengfu, la “grande forma sei sezioni”, è composta da 18 shi per sezione (gli shi sono microsequenze di movimenti-immobilità concatenate), per un totale di 108. Alcune persone nel tempo hanno sostenuto che gli aspetti numerici comuni tra le pratiche interne sono solo il frutto di coincidenze ma la mia esperienza e miei studi mi portano a dire che in queste pratiche le coincidenze sono una rarità.


Nasce prima l’idea di Chakra o di Dantian?

Stando ad alcune evidenze letterarie si potrebbe affermare che il concetto di Chakra sia precedente a quello di Dantian, ma in alcuni passaggi di testi indiani molto antichi si fa intendere che molti insegnamenti giunsero in India da quell’area geografica che oggi chiamiamo Cina.
Ad ogni modo oggi è poco importante risalire a quale sia la matrice originale, ammesso che sia possibile farlo. La cosa importate è che tanto nello Yoga quanto nel Taijiqiuan  e nel Qi Gong sono stati conservati e tramandati insegnamenti utili a prendere consapevolezza del proprio corpo energetico così da poter fare un lavoro di trasformazione che, nell’ambito del Taijiquan, viene detto “passaggio da essere umano a essere Taiji”.

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I 7 Chakra principali nello Yoga

1. Muladhara Chakra – Chakra della radice

Il Muladhara Chakra si trova alla base della colonna vertebrale, tra l’ano e i genitali. È caratterizzato dalle emozioni di sopravvivenza, stabilità, ambizione e autosufficienza. Quando questo Chakra è sbilanciato, una persona inizia a sentirsi instabile, priva di basi, mancanza di ambizione, mancanza di scopo, paurosa, insicura e frustrata. Tuttavia, quando il Chakra della radice è equilibrato, queste vengono sostituite da emozioni più positive e ci sente stabili, sicuri, equilibrati, energici, indipendenti e forti.

2. Svadhishthana Chakra – Chakra sacrale

Lo Svadhishthana Chakra si trova nella parte inferiore dell’addome, circa tre dita sotto l’ombelico e quattro dita all’interno del corpo. I suoi attributi includono il bisogno della sessualità, così come la creatività e l’autostima. Quando il Chakra sacrale è squilibrato, una persona può sentirsi emotivamente esplosiva e irritabile, percepire una mancanza di energia e creatività, sentirsi manipolatrice o ossessionata dai pensieri sessuali. Quando è equilibrato, ci fa sentire più vivaci, felici, positivi, soddisfatti, compassionevoli e intuitivi.

3. Manipura Chakra – Chakra del plesso solare

Il Manipura Chakra si trova nel plesso solare, tra l’ombelico e la parte inferiore della gabbia toracica. È caratterizzato da emozioni come l’ego, la rabbia e l’aggressività. Uno squilibrio del Chakra del plesso solare può manifestarsi fisicamente come problemi digestivi, problemi al fegato o diabete. A livello emotivo, si potrebbe lottare con depressione, mancanza di autostima, rabbia e perfezionismo. Bilanciando questo chakra, ci sentiamo più energici, sicuri, produttivi e concentrati.

4. Anahata Chakra – Chakra del cuore

L’Anahata Chakra si trova nella regione del cuore. Questo Chakra è la sede dell’equilibrio ed è caratterizzato da emozioni di amore, attaccamento, compassione, fiducia e passione. Quando il Chakra del cuore è sbilanciato, una persona può affrontare problemi emotivi come rabbia, mancanza di fiducia, ansia, gelosia, paura e malumore. Armonizzando questo centro energetico, una persona inizia a sentirsi più compassionevole, premurosa, ottimista, amichevole e motivata.

5. Vishuddha Chakra – Chakra della gola

Il Visuddha Chakra si trova alla base della gola, in coincidenza con la ghiandola tiroidea. È associato all’ispirazione, alla fede e alla capacità di comunicare bene. Un blocco nel Chakra della gola può essere vissuto come timidezza, calma, sensazione di debolezza o incapacità di esprimere i propri pensieri. Quando questo Chakra è equilibrato, consente la creatività, l’espressione di sé positiva, la comunicazione costruttiva e un senso di soddisfazione.

6. Ajna Chakra – Chakra del terzo occhio

L’Ajna Chakra (pronunciato come ‘Agya Chakra’) si trova tra le sopracciglia, all’interno del cranio. Conosciuto anche come Chakra del Terzo Occhio, è spesso usato come punto focale durante la pratica per sviluppare maggiore concentrazione e consapevolezza. Meditare su questo Chakra distrugga il karma delle vite passate e porti liberazione e conoscenza intuitiva.
I suoi attributi sono intelligenza, intuizione e conoscenza di sé. Quando questo Chakra è squilibrato può rendere egoisti. Uno squilibrio può manifestarsi come problemi fisici quali mal di testa, visione offuscata e affaticamento degli occhi. Quando questo Chakra è attivo ed equilibrato, una persona si sente più vibrante e sicura di sé, sia spiritualmente che emotivamente. In assenza della paura della morte, si diventa padroni di se stessi e si rimane liberi da ogni attaccamento alle cose materiali.

7. Sahastrara Chakra – Chakra della corona

Il Sahastrara Chakra si trova sulla sommità della testa. Il settimo Chakra è il centro della spiritualità, dell’illuminazione, del pensiero dinamico e dell’energia. Permette il flusso interiore della saggezza e porta il dono della coscienza cosmica. Quando diventa squilibrato si può soffrire di un costante senso di frustrazione, malinconia e sentimenti distruttivi.

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