karma e dharma

Karma e Dharma: comprendere due pilastri della filosofia orientale

Spesso si crede, erroneamente, che il Karma sia una forma di destino ineluttabile, una strada prestabilita su cui siamo costretti a camminare senza possibilità di cambiare direzione, se non in un’ipotetica vita futura. Questa interpretazione, per quanto diffusa, non riflette la complessità dei concetti di Karma e Dharma, che sono al centro delle tradizioni filosofiche e spirituali di molte culture asiatiche.

Ciò che segue è un tentativo di chiarire in modo semplice ma accurato i principi fondamentali del Karma e del Dharma, evitando semplificazioni o interpretazioni errate. L’obiettivo è offrire una guida che aiuti a comprendere meglio questi concetti, che, nonostante le loro radici antiche, continuano ad avere un impatto significativo sul pensiero moderno.

KARMA – La legge di causa ed effetto

La parola “Karma” deriva dal sanscrito “karman”, che significa semplicemente “azione”. Più che una legge divina o cosmica, il Karma rappresenta un principio di causa ed effetto: ogni azione genera una conseguenza, che si manifesta nel tempo, influenzando il corso della vita individuale. Questo principio non è legato a un giudizio morale, ma è intrinsecamente neutrale.

In termini pratici, il Karma implica che le azioni, i pensieri e le intenzioni creano delle tracce, o impronte, che modellano il nostro futuro. Quando si compie un’azione virtuosa, basata su compassione, saggezza o altruismo, si pianta un seme che porterà a risultati positivi. Al contrario, azioni mosse dall’egoismo, dall’odio o dall’ignoranza generano effetti che conducono a sofferenza.

Equilibrio e trasformazione Il Karma è spesso rappresentato come una bilancia che cerca costantemente l’equilibrio. Questo principio è simile al concetto taoista di armonia, ma non implica che il Karma sia una forza rigida o inalterabile. Al contrario, il futuro non è predeterminato: ogni individuo ha il potere di trasformare il proprio Karma attraverso azioni consapevoli e intenzioni pure. Non si tratta di negoziare o cancellare le conseguenze delle azioni passate, ma di coltivare una direzione nuova, fondata sulla rettitudine e sull’auto-consapevolezza.

Il Karma nel contesto delle tradizioni Tradizioni diverse interpretano il Karma in modi leggermente differenti:

  • Nell’Induismo, il Karma è strettamente legato al ciclo del samsara (nascita, morte e rinascita) e al progresso verso la liberazione (moksha).
  • Nel Buddhismo, il Karma è inteso come un processo psicologico e morale che influenza la rinascita e la sofferenza, ma può essere superato attraverso la comprensione e la pratica della Via di Mezzo.
  • Nel Jainismo, il Karma è visto come una sostanza sottile che si attacca all’anima a causa delle azioni, e la liberazione avviene eliminandola attraverso un rigido autocontrollo.

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DHARMA – L’ordine e la retta Via

Il termine “Dharma” deriva dal sanscrito “dhar”, che significa “sostenere” o “mantenere”. Il Dharma è il principio che sostiene l’ordine naturale, morale e cosmico. Tuttavia, il suo significato può variare notevolmente a seconda del contesto:

  • In ambito universale: Il Dharma rappresenta l’ordine cosmico che governa l’universo.
  • In ambito sociale e individuale: Il Dharma indica il dovere personale, variabile in base all’età, al genere, alla posizione sociale e alle circostanze.

Dharma come guida per la vita Seguire il Dharma significa agire in armonia con la propria natura interiore e con l’ordine universale. Questo richiede saggezza, discernimento e la capacità di superare l’ego. Nel Buddhismo, il Dharma è anche il nome dato agli insegnamenti del Buddha, che guidano verso l’illuminazione.

Livelli di realizzazione del Dharma Il Dharma può essere praticato su diversi livelli, spesso associati ai tre veicoli del Buddhismo:

  1. Piccolo veicolo (Theravada): Concentrato sulla liberazione individuale attraverso la comprensione delle Quattro Nobili Verità e l’ottuplice sentiero.
  2. Grande veicolo (Mahayana): Mira alla liberazione collettiva, con l’ideale del Bodhisattva che si sacrifica per il bene degli altri.
  3. Veicolo del Diamante (Vajrayana): Una via più esoterica che combina pratiche avanzate per accelerare il percorso verso l’illuminazione.

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Samsara e Rinascita

Il concetto di samsara descrive il ciclo di nascita, morte e rinascita, perpetuato dall’accumulo di Karma. Questo ciclo non è una condanna, ma un’opportunità di crescita. Ogni rinascita offre una nuova possibilità di coltivare il Dharma e di liberarsi dalla sofferenza.

La reincarnazione è spesso fraintesa come un ritorno identico agli eventi passati. In realtà, secondo le tradizioni, ogni vita è unica, modellata dalle conseguenze delle azioni precedenti, ma influenzabile dalle scelte consapevoli nel presente.

La rinascita simbolica Non è necessario attendere una nuova vita per rinascere. Ogni momento di consapevolezza può essere una rinascita, un’opportunità per abbandonare vecchie abitudini e creare un nuovo cammino.

Il Ruolo del libero arbitrio

Un elemento cruciale del Karma è il libero arbitrio. Le azioni non sono imposte da un destino predeterminato, ma sono il frutto delle scelte individuali. Questo potere decisionale è ciò che permette di trasformare il Karma e di coltivare il Dharma.

Tuttavia, il libero arbitrio richiede consapevolezza e responsabilità. Agire in modo impulsivo, seguendo l’ego o le passioni, porta inevitabilmente a conseguenze negative. Coltivare l’auto-osservazione e la saggezza è fondamentale per scegliere una via che sia in armonia con l’ordine universale.

Illuminazione e coltivazione

L’illuminazione non è il risultato di un singolo momento, ma il culmine di un lungo processo di coltivazione spirituale. Questo processo richiede pratica, studio e il superamento dell’ego. Le tradizioni concordano sul fatto che la conoscenza senza pratica è sterile: è necessario trasformare la conoscenza in saggezza attraverso l’esperienza.

Nella cultura della competizione moderna, l’accumulo di conoscenze è spesso finalizzato a nutrire l’ego. La vera saggezza, invece, si manifesta nella capacità di vivere in equilibrio e armonia con sé stessi e con il mondo.

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Conclusione

Il Karma e il Dharma sono strumenti potenti per comprendere la vita e il nostro ruolo nell’universo. Non rappresentano dogmi rigidi, ma principi dinamici che possono guidarci verso una vita più consapevole e significativa. Ogni azione, pensiero e intenzione conta: il nostro futuro è plasmato dalle scelte che facciamo oggi.

Comprendere e applicare questi principi richiede impegno, ma offre la possibilità di trasformare non solo la nostra vita, ma anche il mondo intorno a noi.

Written by

Valerio Bellone

Valerio Bellone è un ricercatore e praticante di lunga data nel campo del Taichi Chuan, del Qi Gong e della Meditazione. È autore del primo e unico saggio in italiano dedicato ai tre Classici del Taijiquan, un’opera fondamentale per gli appassionati della disciplina.
Il suo percorso ha inizio nel wushu moderno, per poi approdare alla tradizione autentica del Taijiquan. Ha studiato lo stile di Cheng Man Ching e successivamente l'originale stile Yang della famiglia, approfondendo gli aspetti teorici e pratici di questa antica arte.
Oggi insegna regolarmente Taichi, Qi Gong e Meditazione a Palermo e divulga con passione questi argomenti attraverso articoli e pubblicazioni specialistiche.
In passato è stato un fotografo di viaggio, raccontando il mondo attraverso il suo obiettivo. Scopri di più sul suo lavoro fotografico visitando il sito valeriobellone.com.